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Intestino Inflammato

  • Perchè i Probiotici sono così Importanti per la Salute

     

    È ormai risaputo che la nostra salute è stremamene legata ai microbi che vivono in equilibrio nei nostri tessuti ed organi. Esiste un gruppo di batteri che ci protegge e che fa da intermediario tra l’ambiente esterno e l’interno dell’organismo, ovvero il microbiota intestinale.

    Il microbiota intestinale gioca un ruolo fondamentale per la nostra salute:basti pensare che il nostro intestino, da solo, contiene la stessa quantità di batteri presente nell’insieme di tutte le cellule del nostro corpo! Nonc'è da meravigliarsi se il microbiota intestinale è così importante per la salute (1).

    È dunque indispensabile fornire ai nostri batteri una corretta alimentazione, fonte principale di energia del microbiota intestinale, e probiotici di qualità.

    Esistono numerosi studi e ricerche che confermano i benefici dei probiotici. Essi sono batteri che rivestono il tratto digestivo e supportano la capacità del corpo di assorbire i nutrienti e dicombattere le infezioni.

     

    Cosa sono i Probiotici?

    I probiotici sono “micro-organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell'ospite”, secondo la FAO e l’OMS (2). I probiotici sono simili ai microrganismi benefici che si trovano nell'intestino umano ed aiutano il corpo a svolgere correttamente tutte le sue funzioni (3).

    Solo la pelle e il sistema digestivo ospitano circa 2000 diversi tipi di batteri. I benefici dei probiotici si sono dimostrati efficaci nel sostenere la funzione immunitaria, ridurre l'infiammazione, promuovere una sana digestione e mantenere una pelle bella, specialmente se combinati con prebiotici. (4)

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    Gli 8 Benefici dei Probiotici  

    Si possono trovare tantissime informazioni circa gli studi condotti sui probiotici. Moltissime ricerche si sono concentrate sui benefici dei probiotici su un gran numero di problemi e condizioni di salute. Di seguito si elencano solo alcuni dei principali vantaggi che queste sostanze offrono al nostro organismo, ma la lista dei benefici per la nostra salute sarebbe molto più lunga.

    1- Promuovono una Buona Salute Digestiva

    I ricercatori affermano che i probiotici sono utili nella prevenzione della malattia gastrointestinale, dunque possono essere una strategia molto efficace contro i disturbi da essa provocati. L'uso di integratori probiotici può aiutare a proteggere dalle malattie infiammatorie dell'intestino, tra cui la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. (5)  Gli studi indicano che i probiotici sono efficaci contro varie forme di diarrea, tra cui diarrea associata agli antibiotici, diarrea acuta e diarrea del viaggiatore (6).

    Inoltre i probiotici possono aiutare a ridurre il dolore e la gravità dei sintomi dell’intestino irritabile (IBS) e aiutare nell'eradicazione di helicobacter pylori (7).

    2- Migliorano la Salute Mentale

    L’intestino viene chiamato secondo cervello: non a caso, infatti il nostro apparato digestivo è la seconda parte del nostro sistema neurologico. Si chiama sistema nervoso enterico e si trova appunto nell'intestino (8). L'intestino è responsabile della produzione del 95% della serotonina presente nel nostro corpo e può avere un impatto significativo sulla funzione cerebrale e sull'umore (9).

    Gli scienziati affermano che le varie interazioni dell'intestino-cervello sembrano influenzare la patogenesi di una serie di disturbi in cui è implicata un’infiammazione, disturbi dell'umore, disturbi dell’autismo, disordine da ipersensibilità da deficit di attenzione, sclerosi multipla e obesità (10).

    La ricerca ha indagato molto sull'importanza della connessione tra intestino e cervello e su come i probiotici influiscono sulla funzione cerebrale.I probiotici possono aiutare ad alleviare i sintomi dell'ansia, riducendo l'infiammazione lungo la connessione intestino-cervello (10). Inoltre i benefici dei probiotici sembrano includere una riduzione dei sintomi della depressione (11).

    Un risultato sorprendente sembra essere il modo in cui i probiotici possono influire su alcuni dei sintomi dell'autismo. L'autismo e la salute dell'intestino sono stati discussi molte volte, poiché i pazienti con questo disturbo soffrono tipicamente di un gran numero di problemi digestivi. Secondo la ricerca, sembra possibile che alterare la qualità dei batteri intestinali possa giovare non solo al sistema digestivo, ma anche ai comportamenti anomali nell'autismo (12). 

    3- Rafforzano le Difese Immunitarie e Riducono l'Infiammazione  

    Il nostro apparato digestivo è fondamentale per la nostra salute, perché in esso si trova il 70%-80% dell'intero sistema immunitario (13). La ricerca suggerisce che i probiotici potrebbero essere una terapia aggiuntiva o supplementare e potrebbero avere il potenziale per prevenire un ampio campo di malattie correlate all'immunità, a motivo del loro effetto anti-infiammatorio (14).

    Poiché l'infiammazione cronica è alla base di molte malattie e condizioni di salute, il fatto che i probiotici esercitino questo effetto sull'intestino, dove risiede l'80% del sistema immunitario, è cruciale.

    Leggi anche: 10 Segnali che il Sistema Immunitario è Debole

    4- Proteggono dalle Allergie Alimentari

    I ricercatori affermano che i bambini con scarse quantità di batteri intestinali hanno maggiori probabilità di sviluppare allergie nei primi due anni di vita (15). Dal momento che i probiotici hanno la capacità di ridurre l'infiammazione cronica nell'intestino e di regolare le risposte immunitarie, si deduce che possono anche aiutare a ridurre i sintomi di allergia alimentare (16). 

    5- Trattamento del Diabete

    Sono stati effettuati diversi studi che analizzano l’interazione dei probiotici con il glucosio nel sangue. Uno di questi studi ha confermato che l’assunzione di probiotici riduceva il rischio di sviluppare il diabete (17).   I probiotici portano benefici ai diabetici, migliorando la sensibilità all'insulina e diminuendo la risposta autoimmune riscontrata nel diabete (18).

    Inoltre la combinazione di probiotici con prebiotici può anche aiutare a gestire lo zucchero nel sangue, in particolare quando i livelli sono molto elevati (19).

    Leggi anche: Chi Rischia la Glicemia Alta e i 20 Alimenti Anti-Glicemici

    6- Combattono l’Artrite Reumatoide

    La scarsa salute intestinale è correlata a risposte autoimmuni, come quelle riscontrate nell'artrite reumatoide. I probiotici sono stati proposti come opzione terapeutica per questa condizione. È stata riscontrata una diminuzione dell'infiammazione dell’artrite reumatoide e della sua progressione (20).

    7- Diminuiscono la Pressione Sanguigna

    I probiotici aiutano a ridurre la pressione sanguigna, migliorando i livelli di colesterolo e dei trigliceridi, riducendo la resistenza all'insulina, regolando i livelli di renina (un enzima secreto dai reni per abbassare la pressione sanguigna) e attivando antiossidanti. Per questi motivi, i ricercatori li considerano preziose risorse nel trattamento della pressione alta (21). 

    8- Favoriscono la Salute della Pelle

    La ricerca suggerisce che avere un ambiente intestinale equilibrato procura benefici sia ad una pelle già sana che ad una malata (22). Gli integratori probiotici sono efficaci nella prevenzione della dermatite atopica pediatrica e dell'eczema infantile (23).  L'integrità dei batteri intestinali è anche collegata allo sviluppo dell'acne (24).  Infine, i probiotici possono ridurre l'infiammazione cutanea antigene (25). 

     

     

    Quando è il Momento Migliore per Assumere i Probiotici?

     

    Sembra una domanda banale, ma sono in molti a chiedersi quale sia il momento migliore per usufruire dell’efficacia dei probiotici.Anche in questo caso, sono stati condotti degli studi per capire quale sia il momento migliore per assumere i probiotici. Prima o dopo i pasti? Meglio a digiuno?

    Secondo gli esperti (26) i probiotici assunti 30 minuti prima di un pasto sono più efficaci, perché hanno più chance di sopravvivere. Al contrario, è stato rilevato che i probiotici non sopravvivono in quantità elevate se l’integratore viene assunto 30 minuti dopo un pasto.

     

     

     

    Riferimenti:

    • 1- https://journals.plos.org/plosbiology/article?id=10.1371/journal.pbio.1002533
    • 2- https://it.wikipedia.org/wiki/Probiotico
    • 3-https://nccih.nih.gov/health/probiotics
    • 4- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0016508504001520
    • 5- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22529959
    • 6- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1473309906704959
    • 7- https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/j.1365-2036.2006.03179.x
    • 8- https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-1-4939-0897-4_3
    • 9- https://www.apa.org/monitor/2012/09/gut-feeling.aspx
    • 10- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0006322313004083
    • 11- https://www.mdpi.com/2072-6643/8/8/483/htm
    • 12- https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/bies.201400075
    • 13- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10564096
    • 14- https://link.springer.com/article/10.1186/s13167-015-0036-0
    • 15- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0091674901961408
    • 16- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9042042
    • 17- https://bmcmedicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12916-014-0215-1
    • 18- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4078018/
    • 19- https://link.springer.com/article/10.1007/s00394-016-1300-3
    • 20- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0899900713004395
    • 21- https://www.mdpi.com/1422-0067/10/9/3755/htm
    • 22- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0094129811001313
    • 23- https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0091674907021720
    • 24- https://gutpathogens.biomedcentral.com/articles/10.1186/1757-4749-3-1
    • 25- https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/eji.200425139
    • 26-  Benef Microbes. 2011 Dec 1;2(4):295-303
  • Dieta senza Lectine: Gli Alimenti da Evitare

     

    Lo sapevi che le lectine possono superare la barriera intestinale e depositarsi in altri organi? Un po’ preoccupante, ma è ciò che affermano gli studi (1,2).

    Circa il 30% del nostro cibo contiene lectine in quantità significativa, alcune delle quali possono resistere al processo digestivo ed entrare nella circolazione.

    A causa delle loro proprietà leganti, se assunte in eccesso, le lectine possono causare carenze nutrizionali, interrompere la digestione e causare gravi danni intestinali soprattutto in individui con enzimi disfunzionali. A questi effetti segue la compromissione dell'integrità della barriera intestinale: una volta che ciò accade, si apre la porta a varie autoimmunità (3).

    Leggi anche: Le Lectine Possono Causare Malattie?

     

    Cosa sono le Lectine

    Le lectine sono un gruppo di proteine ​​leganti i carboidrati presenti in natura, che agiscono come agglutinine; sono presenti nella maggior parte delle piante, in particolare nei semi e nei tuberi come cereali, patate e fagioli.

    Vengono anche definite antinutrienti, poiché possono ridurre la capacità del corpo di assorbire i nutrienti. Si ritiene che le lectine si siano evolute come difesa naturale delle piante: essenzialmente agiscono come una tossina che scoraggia gli animali dal mangiare le piante (4).  Esse si trovano in molti alimenti vegetali e animali.

    Se seguite una dieta alimentare completa e sana, ma avete problemi di peso e/o problemi di salute cronici, la causa potrebbe essere ricondotta alle lectine, colpevoli dei vostri disturbi: molte di esse sono proinfiammatorie, immunotossiche, neurotossiche e citotossiche (5,6).

    Ridurre il consumo di lectine dalla dieta potrebbe essere la chiave per ritrovare il benessere.

    Eliminare in modo drastico e definitivo le lectine dalla nostra dieta sarebbe  molto difficile, poiché la maggior parte degli alimenti più ricchi di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti, nutrienti estremamente benefici per la nostra salute, contengono proprio lectine. Il consiglio è quello di ridurre e limitare il consumo di quegli alimenti che le contengono in maggiore concentrazione. 

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    Alimenti che Contengono Livelli Alti di Lectine 

    Alcuni alimenti dovrebbero essere completamente evitati in quanto hanno alti livelli di lectine. Essi includono:

    • ♦ mais;
    • ♦ proteine derivanti da animali nutriti con mais; 
    • ♦ arachidi, anacardi, fagioli rossi e soia (se non fermentata); 
    • ♦ latte e latticini della caseina A1, che è ricco di proteine ​​simili alle lectine che possono essere dannose.  

    Altre categorie alimentari ricche di lectine sono:  

    Legumi: noci, fagioli, piselli, lenticchie.

    Cereali: orzo, avena, riso (soprattutto quello integrale), farro, segale, grano saraceno, amaranto, quinoa, grano, ecc.  

    Solanacee: tutti i pomodori, patate (ma non le patate dolci), peperoni, melanzane, bacche di Goji.

    Leggi anche: Intolleranza alle Solanacee: Sintomi e Come Trattare Quando Fanno Male

    Cucurbitacee (7): anguria, melone, zucca, zucchine, cetriolo.

    Prodotti lattiero-caseari: in particolare quelli provenienti da animali alimentati con cereali.

     

    Dieta a Basso Contenuto di Lectine: gli Alimenti Ammessi

    Tutte le piante e i prodotti animali contengono qualche lectina. I vegetali che si possono mangiare senza restrizioni sono: gli asparagi, il finocchio, l'aglio, il sedano, l’insalata, i funghi, le alghe e le cipolle. 

    Altri alimenti che non dovrebbero comportare problemi in chi ha una intolleranza lieve: 

    • Patate dolci, yucca, carote
    • Verdure a foglia verde: spinaci, cavolo nero, cime di rapa
    • Verdure crocifere: broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, ravanelli, rape
    • Olive e l’olio extravergine d'oliva, olio di cocco
    • Frutta: meglio sceglierla locale e di stagione. I frutti che contengono poca lectina sono: ciliegie, mele (senza la buccia), mirtilli, arance e limoni.

    È possibile consumare tutte le forme di proteine ​​animali, come quelle derivanti da pesce (non in scatola e non da allevamento), manzo, pollo e uova. La carne dovrebbe essere consumata con moderazione e la cosa ancora più importante è che gli animali siano stati allevati ad erba e non a mais, meglio se al pascolo, piuttosto che in un allevamento intensivo. 

    Sono ammessi i latticini caseina A2, come il latte di capra e il latte di bufala ed anche i grassi, come quelli contenuti in avocado, burro (ghee) e olio d'oliva.

    Dieta a Basso Contenuto di Lectine: Gli Alimenti da Evitare

     

    Se si ha intenzione di seguire una dieta di eliminazione per individuare quali alimenti si tollera e quali no, dovremmo seguire la cosìdetta dieta senza contenuto di lectine, che poi in verità ripetiamo, non è possibile eliminare al 100%, ma in questo caso drasticamente sì.
    Ecco gli alimenti che sono da evitare. 

    Proteine: carni da allevamento intensivo, insaccati (prosciutto, salame, pancetta, speck), salsicce stagionate, wurstel; pesce in scatola (sardine, tonno, salmone, ecc), aringa, salmone e altri pesci di allevamento, tonno fresco e acciughe; prodotti a base di pesce o molluschi trasformati (paste di pesce, pesce affumicato, essiccato o in salamoia, salsa di pesce).

    Legumi: fagiolini, fagioli rossi, fagioli neri, fagioli marroni, fagioli bianchi, soia, lenticchie, fave, piselli.

    Latticini: latte, yogurt, kefir, formaggi.

    Frutta secca a guscio e semi: noci, mandorle, anacardi, arachidi, pinoli, semi di lino, semi di chia, semi di girasole, semi di zucca, semi di sesamo.

    Frutta e verdura: pomodori, patate bianche, peperoncino, melanzane, bacche di Goji, maca, fragole, mele, pere, kiwi, banane, ananas, papaya, mango, uva, tutte le cucurbitacee come cocomeri, melone, zucca, zucchine, cetriolo.

    Altre sostanze: alcool, tè, caffeina, tutte le forme di zucchero, ad eccezione del miele crudo biologico (p.es. Manuka).

    Dieta di Eliminazione

    Per scoprire se si è intolleranti alla lectine occorre fare una dieta di eliminazione senza lectine (in verità con lectine drasticamente ridotte) per almeno 2 settimane. Visto che rimangono pochi gli alimenti da poter mangiare, facciamo una breve lista dei cibi consentiti, onde evitare confusione e per faciltare la comprensione della dieta:

    Carne:  possibilmente da pascolo libero. Prepare e bere il brodo di ossa ogni giorno.

    Pesce: tutti i pesci e frutti di mare, ma ovviamente più fresco possibile e selvatico.

    Verdure: cotte e crude tranne i legumi e le solanacee (elencate sopra).

    Frutta: frutti di bosco, bacche, limone.

    Condimento/grassi: olio di oliva extravergine, olio di cocco, ghee, avocado, aceto di sidro di mele (Braggs)

    NOTA: per evitare di avere fame e di esagerare con le proteine animali, prendere un cucchiaio di aceto di sidro di mele mattina e sera mescolato con l'acqua, perchè riduce l'appetito, e ai pasti aggiungere almeno 3 cucchiai di olio di oliva (i grassi saziano). Chi soffre di costipazione dovrebbe mangiare più verdure possibili e avocado.

    La cottura in pentola a pressione, può aiutare a ridurre i livelli di lectina nei cibi che la contengono. Anche l’ammollo, la fermentazione  e la germinazione dei chicchi possono contribuire a ridurre il contenuto di lectina.

    Per la gestione corretta della dieta di eliminazione, scaricate la Guida Olistica per la Salute, dove avete anche come opzione di scrivere ad un Naturopata esperto sull'argomento.

    Dieta senza Lectine e Altri Rimedi per Ripristinare il Benessere

    Con una dieta mirata e alcuni accorgimenti, come l’assunzione di collagene per ridurre l'infiammazione, integratori probiotici, per mantenere in equilibrio la flora batterica, l’assunzione di enzimi digestivi, per contribuire a migliorare la digestione degli alimenti e l’assunzione di integratori di super cibi contenenti polifenoli, si possono ridurre le concentrazioni di lectine nel corpo, disintossicarsi, riparare l'intestino, acquisire più energia e conquistare salute e forma fisica.

    Leggi anche: Pulizia del Colon quali Benefici per la Salute

    Leggi anche: Carenza di Enzimi Digestivi e Malassorbimento dei Nutrienti

    Leggi anche: Proteggi la Barriera Intestinale ed Evita la Disbiosi!

     

    Riferimenti:

    1. Pusztai A, Greer F, Grant G. Specific uptake of dietary lectins into the systemic circulation of rats. Biochem Soc Trans. 1989;17:481–482.
    2. Wang Q, Yu L-G, Campbell BJ, Milton J, Rhodes JM. Identification of intact peanut lectinin peripheral venous 
    3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25599185
    4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK22545/
    5. https://www.hindawi.com/journals/jdr/2017/6368780/
    6. Firestein et al., van den Bourne et al.
    7. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25692845
  • Intolleranza alle Solanacee: Sintomi e Come Trattare Quando Fanno Male

     

     

    Se avete già escluso dalla vostra dieta il glutine e i latticini, i due alimenti più infiammatori, ma continuate a soffrire di gonfiore, gas, nausea, stanchezza o dolori articolari, potreste essere intolleranti alle solanacee. Ciò può verificarsi soprattutto se si hanno già intolleranze alimentari, allergie, malattie autoimmuni, malattie infiammatorie intestinali. 

    Cosa sono le solanacee e perché possono causare disturbi?

    Cosa sono le Solanacee

    Le solanacee sono una famiglia di ortaggi che comprende molte specie commestibili ed altre velenose. Sono caratterizzate dalla presenza di una sostanza alcaloide, la solanina, che, in alcune specie è presente nelle piante e nei frutti ancora acerbi. Questa può scomparire o trasformarsi in altre sostanze innocue quando il frutto è maturo. Per questo motivo è buona abitudine consumare ortaggi maturi.

    Le solanacee comprendono migliaia di specie, molte delle quali sono immangiabili e persino velenose, come la datura.

    Nella nostra alimentazione le solanacee più conosciute sono: pomodori, peperoni, melanzane, patate bianche, peperoncino, paprica, bacche di Goji. Fanno parte delle solanacee anche le piante belladonna e il tabacco.

    Nonostante alcune di queste solanacee siano commestibili, possono causare diversi disturbi: la ricerca, ad esempio, ha condotto degli studi sulla relazione tra la nicotina contenuta nelle solanacee e il rischio di malattia di Parkinson (1).

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    Intolleranza alle Solanacee: i Sintomi che Fanno Male

    Può essere difficile individuare una sensibilità alle solanacee, poiché molti di questi alimenti sono presenti nella nostra dieta e possono essere necessarie fino a 72 ore per avvertire i sintomi di una intolleranza. I segnali di intolleranza possono essere:

    • ♦ gonfiore addominale;
    • ♦ meteorismo;
    • ♦ nausea;
    • ♦ stanchezza;
    • ♦ diarrea;
    • ♦ dolore o gonfiore alle articolazioni.

    Se invece si riscontrano sintomi quali:  respirazione difficoltosa, gola gonfia o la sensazione di un nodo in gola, vertigini, vomito o perdita di coscienza, potrebbe trattarsi di anafilassi. L'anafilassi può essere pericolosa per la vita se non trattata tempestivamente: se si riscontrano questi sintomi dopo aver mangiato le solanacee, è necessario rivolgersi immediatamente ad un medico.

     

    Come Testare la Sensibilità alle Solanacee

    Il modo migliore per testare la sensibilità alle solanacee consiste nel seguire una dieta di eliminazione. Dunque il consiglio è di di rimuovere tutte le solanacee dalla dieta (comprese le spezie culinarie come il peperoncino e il curry) e osservare se i sintomi scompaiono. Se non si riscontrano disturbi intestinali, stanchezza o dolori articolari dopo aver rimosso le solanacee dalla dieta, probabilmente si è sensibili ad esse.

     

    Solanacee Antinutrienti e Malattie dell’Intestino 

     

    Le persone più a rischio di sensibilità alle solanacee, spesso sono quelle che soffrono di permeabilità intestinale, malattie autoimmuni o hanno altre malattie legate all'intestino (2).  

    Pertanto, se si soffre di disturbi all'intestino o di una malattia autoimmune, il consiglio è di prestare attenzione a qualsiasi sintomo che può manifestarsi dopo aver mangiato delle solanacee, come dolori articolari, problemi digestivi, arrossamento della pelle o qualsiasi tipo di infiammazione.

    Bisogna fare attenzione anche a tutto ciò che potrebbe contenere amido di patate come addensante o riempitivo, inclusi alcuni farmaci.

    Le solanacee contengono i glicoalcaloidi (chaconina e solanina), che hanno dimostrato di contribuire al disturbo dell'intestino permeabile e alla malattia infiammatoria intestinale (3). Queste sostanze, dette antinutrienti, sono contenute nelle solanacee e sono utili alle piante, che le utilizzano per allontanare gli agenti patogeni e gli attacchi degli insetti.

    Gli antinutrienti influiscono negativamente sulla permeabilità intestinale ed aggravano quadri infiammatori come quelli tipici da colite ulcerosa, morbo di Crohn e sindrome del colon irritabile.

    Infatti, gli antinutrienti emergono rapidamente nel sangue e la loro tossicità aumenta man mano che la loro densità nel flusso sanguigno si fa più elevata.

    Altri antinutrienti che si trovano nelle solanacee sono le saponine e le lectine. Quindi, se dopo aver eliminato glutine e latticini dalla propria dieta, si  riscontrano ancora dei disturbi intestinali, la causa potrebbero essere le lectine contenute nelle solanacee.

    Leggi anche: Le Lectine Possono Causare Malattie?

    Intolleranze e Flora Intestinale

    Quando si ha un'intolleranza, gli alimenti vengono solo parzialmente digeriti e possono fermentare, alterando così la flora intestinale.

    È importante quindi aiutare la flora batterica, equilibrandola con l’assunzione dei probiotici. Essi aiutano a ripristinare il tratto intestinale e contribuiscono positivamente portando benefici all’intero organismo.

    Nel colon sono infatti presenti numerosi batteri che formano il microbiota umano intestinale. Questi batteri svolgono funzioni utili per l'uomo: oltre a essere in grado di sintetizzare alcune vitamine (gruppo B, K), limitano la crescita di batteri dannosi e si nutrono delle sostanze presenti nell'intestino.

    Sono importanti per un adeguato assorbimento dei nutrienti, mantengono l'equilibrio del pH, controllano la fame e contrastano i batteri potenzialmente pericolosi. Ecco perché un colon funzionante è così importante per il benessere generale.

    Il colon svolge anche una funzione secretrice, in quanto produce muco e anticorpi. Il muco fa da lubrificante, mentre gli anticorpi servono a creare un sistema immunitario finalizzato alla difesa della mucosa dell’intestino. Recenti studi evidenziano che uno squilibrio batterico del microbiota determina una disfunzione immunologica, che può essere alla base di alcuni disturbi, quali le malattie infiammatorie intestinali (4) (5).

     

    Probiotici per il Ripristino della Salute Intestinale

     

    I probiotici sono microrganismi vivi che hanno benefici per la salute (6). I probiotici possono migliorare la salute dell'apparato digerente, la salute del cuore e la funzione immunitaria, solo per citare alcuni benefici (7,8,9,10) .  Diversi studi suggeriscono anche che i probiotici possono aiutare a perdere peso e a smaltire il grasso della pancia.

    Ci sono centinaia di diversi microrganismi nel nostro sistema digestivo: la  maggior parte di questi sono batteri amichevoli. I batteri amici producono molti nutrienti importanti, tra cui la vitamina K e alcune vitamine del gruppo B.

    Aiutano anche a smaltire le fibre che il corpo non riesce a digerire, trasformandole in acidi grassi a catena corta, come il butirrato (11).

    I probiotici aiutano quindi l’equilibrio della flora batterica intestinale: uno squilibrio batterico può causare disturbi nel tratto digestivo. Alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia del consumo dei probiotici per la riduzione del gonfiore addominale e un miglioramento del transito intestinal(12).

    Leggi anche: Contrastare la Disbiosi Naturalmente

     

    Riferimenti:

    • 1- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23661325
    • 2-https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20198430
    • 3- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12479649
    • 4- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4095778/
    • 5-  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4913337/
    • 6- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24912386
    • 7- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22529959
    • 8- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24330093
    • 9- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22611376
    • 10- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24780623
    • 11- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9406136
    • 12- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4991532/
  • La Connessione tra Costipazione Intestinale e Malattie Cardiovascolari: Cosa Mangiare

     

    La costipazione intestinale è una condizione abbastanza comune tra la popolazione mondiale. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, affligge maggiormente le donne rispetto agli uomini e soprattutto la popolazione anziana (1). 

    Spesso percepita come fastidiosa, questa condizione è innocua e facilmente risolvibile, poiché il trattamento a breve termine è relativamente semplice. La  stitichezza cronica è associata a complicazioni lievi che, se non trattate, possono sfociare in disturbi più gravi dell'intestino, quali: impurità fecale, incontinenza e perforazione intestinale (2).

    La stitichezza è una condizione facile da identificare e, secondo la ricerca, può essere un indicatore dei fattori di rischio cardiovascolare, soprattutto nelle persone anziane.  

    I ricercatori ipotizzano che la costipazione possa essere correlata ad un maggiore rischio di disturbi cardiovascolari, poiché molti dei fattori che predispongono una persona alla stitichezza sono anche fattori di rischio per le malattie cardiovascolari (3).  

    I ricercatori affermano che attacchi di cuore e ictus possono essere comuni tra le persone che soffrono di stitichezza cronica. L'evacuazione nelle persone stitiche richiede uno sforzo che può causare una circolazione sanguigna più lenta, con conseguente coagulazione del sangue. 

    Ci sono diversi tipi di costipazione intestinale come stipsi occasionale, stitichezza da viaggio e stitichezza cronica. Le donne hanno 2-3 volte più probabilità di soffrire di stitichezza rispetto agli uomini. 

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    Costipazione Saltuaria e Cronica

    La costipazione intestinale non è una malattia, ma un sintomo, che può manifestarsi a causa di diversi fattori. Una persona è considerata stitica se non ha  movimenti intestinali per tre o più giorni. 

    La stitichezza o stipsi è un’alterazione che può essere saltuaria  o cronica.

    La stitichezza saltuaria, per lo più, si risolve in breve tempo; può essere legata a situazioni stressanti, a cambiamenti stagionali, alla modificazione della dieta o a variazioni di orari, come succede in viaggio o in vacanza.

    La ricerca mostra che tre persone su cinque soffrono di stitichezza nel corso della loro vita. Ma circa un adulto su cinque affronta una forma cronica di stipsi, che è comunemente definita come un movimento intestinale doloroso, in cui le feci sono dure e secche, si ha una sensazione di evacuazione incompleta, una sensazione di blocco.  Queste persone riescono a defecare meno di tre volte alla settimana. 

     

    Costipazione: le Cause

    La costipazione intestinale di solito si verifica a causa di uno stile di vita non corretto: pasti irregolari, scarso apporto di liquidi, scarso apporto di fibre, abuso di alcuni farmaci, mancanza di esercizio fisico. Un altro fattore scatenante è rappresentato dai problemi ormonali, come l'ipotiroidismo e dai disturbi nell’apparato gastrointestinale.

     

    Risultati dello Studio sul Collegamento della Stitichezza e Malattie Cardiovascolari

     

    I ricercatori hanno valutato lo stato di salute di 73.047 donne partecipanti all'iniziativa Women's Health. Le analisi hanno rivelato che quelle con stitichezza moderata o grave hanno manifestato più disturbi cardiovascolari rispetto a quelle che non hanno sofferto di stitichezza (4).

    Tuttavia, dopo alcuni aggiustamenti nei parametri, rivalutando i dati demografici, i fattori dietetici, i farmaci, i casi di depressione e altri problemi psicologici, il rischio più elevato di problematiche cardiovascolari è stato ristretto al solo gruppo gravemente stitico.

    Dopo questi ricalcoli, al gruppo di donne con grave stitichezza è stato attribuito un potenziale di rischio del 23% più elevato rispetto all'altro gruppo.  

    La costipazione è stata associata all'età più avanzata, alla discendenza ispanica e afro, al fumo, al diabete, al colesterolo alto, alla storia familiare di infarto miocardico, all'ipertensione, ad obesità, depressione, poca attività fisica e alla scarsa assunzione di fibre nella dieta.  

    Alcuni dei sintomi di insufficienza cardiaca includono: 

     ♦ stanchezza;

     ♦ difficoltà a respirare;

     ♦ affanno con poco sforzo fisico;

     ♦ pressione sanguigna bassa; 

     ♦ edema, ovvero il gonfiore di gambe, piedi, caviglie e addome (dovuto ad un accumulo di liquido).

    Poiché la stitichezza è facilmente valutabile, potrebbe essere uno strumento utile per identificare le persone con un aumento del rischio cardiovascolare.

     

    Prevenire la Costipazione con uno Stile di Vita Sano

    Per prevenire o migliorare una condizione di stipsi, le azioni più importanti da intraprendere sono: curare l’alimentazione, idratarsi adeguatamente, fare regolare attività fisica ed evitare lo stress.

    Evitare il cibo spazzatura: il consumo prolungato di alimenti trasformati e alimenti a rapida preparazione può portare a stitichezza cronica. Questi cibi contengono alte concentrazioni di grassi e zuccheri.

    È bene optare per una alimentazione più sana, consumare più fibre, che sono un ottimo lassativo naturale. Buone fonti di fibre includono bacche, verdure a foglia verde, fagioli e altri legumi, semi, noci e cereali integrali.

    I cibi consigliati

    Fortunatamente, alcuni alimenti possono contribuire ad alleviare la stipsi aumentando la massa fecale, ammorbidendo le feci, diminuendo il tempo di transito nell'intestino e aumentando la frequenza delle feci. Questi alimenti sono:

    Prugne: hanno una elevata quantità di fibre

    Mele: sono ricche di fibre e contengono la pectina che viene rapidamente fermentata dai batteri, diminuendo così il tempo di transito nell'intestino

    Pere: contengono il sorbitolo, che agisce come un lassativo naturale portando acqua nell'intestino

    Kiwi: contiene l’enzima actinidina, responsabile degli effetti positivi del kiwi sulla motilità e regolarità intestinali

    Spinaci, cavolini di Bruxelles e broccoli: non solo sono ricchi di fibre, ma sono anche grandi fonti di vitamina C, vitamina K e folati.  Questi cibi verdi aiutano a dare volume e peso alle feci, rendendone più facile il transito. Altri alimenti “amici” sono: carciofi, rabarbaro, agrumi, fichi, cicoria, fagioli, piselli e lenticchie.

    È bene non cambiare bruscamente la dieta: ciò può causare gonfiore e gas. L'assunzione di fibre deve avvenire gradualmente.

    Consumare probiotici: i probiotici sono batteri buoni, amici del tratto intestinale.  Essi favoriscono l'intestino sano, il che si traduce in una più facile evacuazione e riduzione del tempo di transito digestivo (6).

    Leggi anche: "Come Potenziare i Batteri Benefici nell'Intestino"

    Consumare cibo ricco di magnesio: il magnesio si è dimostrato molto efficace nell'alleviare la costipazione intestinale, poiché aiuta il movimento intestinale. Inoltre, secondo la ricerca, una carenza di magnesio è associata ad una crescente stitichezza (5).

    Ottime fonti di magnesio sono: cacao amaro, datteri, fichi, mandorle, nocciole, noci, riso integrale, spinaci, germogli di soia.

    Se non si riesce ad includere il magnesio nella dieta, è possibile optare per un integratore alimentare, meglio se di forma pico ionica, in quanto ha un tasso di assorbimento del 100% a livello cellulare, a differenza della maggior parte degli integratori a base di magnesio, che vengono assorbiti solo al 25%.

    Bere più acqua: mantenersi idratati con l’acqua,  aiuterà ad ammorbidire le feci. È consigliabile bere più acqua, soprattutto se si prevede di includere più fibre nella dieta. Infine, bisogna apportare alla propria alimentazione altre fonti di liquidi, come succhi, brodi e tè caldi. 

    Fare regolare attività fisica: fare una passeggiata o una corsa, anche solo di mezz'ora, può incidere notevolmente sulla salute del tratto intestinale. Anche se la dieta è buona, lo stile di vita sedentario può influenzare la digestione e causare stitichezza. È altamente consigliabile fare attività fisica almeno due volte alla settimana.

    Leggi anche: "10 Motivi per cui l’Attività Fisica è Importante per la Salute"

    Pulire il Colon per una Salute Ottimale

    Il colon è una delle nostre principali vie di disintossicazione. Una pulizia del colon può portare benessere generale a tutte le persone, ma soprattutto a coloro che soffrono di costipazione.

    L’organismo di chi soffre di questo disturbo deve spendere molta energia per combattere le tossine che tendono a tornare in circolo (7). E’ consigliato fare una pulizia del colon, almeno 2 volte all’anno. 

    I migliori rimedi naturali per la pulizia del colon sono: i semi di lino, che contengono molta fibra e hanno proprietà emollienti (8), la radice di rabarbaro e l’aloe ferox (9), che hanno effetti lassativi, la menta, il cactus Nopale, l’olmo, l'Altea e lo zenzero (10).

    Leggi anche: “Pulizia del colon quali benefici per la salute

     

    Riferimenti:

    1. http://www.emro.who.int/emhj-volume-17/volume-17-issue-8/article11.html
    2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15896098?dopt=Abstract
    3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3144272/
    4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5011651/
    5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17151587
    6.  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5408016/
    7. Ripulire i propri organi, Pierre Pellizzari, Edizioni Il punto d’incontro
    8. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4152533/
    9. http://www.longwoodherbal.org/rhubarbroot/rhubarb.pdf
    10. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15043514
  • Pancia Piatta: Rimedi Naturali che Aiutano a Ridurre il Grasso

     

    La pancia piatta è il sogno di molte persone. Il grasso addominale non è solo antiestetico, è anche malsano. Sotto le maniglie dell'amore, si nasconde del grasso noto per aumentare il rischio di malattie cardiache, diabete e alcuni tipi di cancro.

    Oltre ad essere un fattore di rischio per diverse malattie, l'eccesso di grasso addominale può essere fastidioso anche per il senso di gonfiore che provoca.

    Il grasso addominale è molto più infiammatorio di altri accumuli di grasso all'interno del corpo. Questa fascia adiposa, considerata poco attraente, è percepita come la più difficile da smaltire: perdere il grasso della pancia può essere una vera sfida.  

    Questo inestetismo superficiale potrebbe anche indicare un problema più profondo: che il grasso si è accumulato nel fegato, un importante organo metabolico. 

    Secondo un rapporto pubblicato nel 2005, i ricercatori affermano che  "Il peso corporeo in eccesso è il sesto fattore di rischio più importante che contribuisce al carico globale della malattia in tutto il mondo" (1). 

     

    Le Principali Cause del Grasso Addominale

     

    • ♦ Consumo di cibo trasformato e confezionato
    • ♦ Consumo  eccessivo di carboidrati 
    • ♦ Consumo di cibi ipercalorici 
    • ♦ Genetica 
    • ♦ Mancanza di attività fisica nella routine quotidiana 
    • ♦ Stile di vita sedentario
    • ♦ Stress

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  • Stitichezza: Cause e Rimedi Naturali

    Quando hai difficoltà ad evacuare regolarmente le feci, oppure l’evacuazione è dolorosa, quando vai in bagno e non senti “svuotare” completamente l’intestino, avverti pancia gonfia e flatulenza, probabilmente soffri di stitichezza (1) (2).

    Ogni persona è diversa e così anche ogni movimento intestinale.  Alcune persone riescono a defecare tre volte al giorno, altre solo poche volte a settimana.  

    Il normale periodo di tempo tra i movimenti intestinali varia ampiamente da individuo a individuo. Tuttavia, passare più di tre giorni senza defecare è, di solito, un periodo troppo lungo. Infatti, trascorso tale lasso di tempo, le feci diventano dure e asciutte e, di conseguenza, questo crea difficoltà a defecare (3).

    La stitichezza o stipsi è un’alterazione che può essere saltuaria  o cronica. La stitichezza saltuaria, per lo più, si risolve in breve tempo; può essere legata a situazioni stressanti, a cambiamenti stagionali, alla modificazione della dieta o a variazioni di orari (come succede in viaggio o in vacanza). 

    La stitichezza cronica comporta un disagio non indifferente nella vita della persona che ne soffre e le cause possono essere diverse: stile di vita non corretto, con pasti irregolari, scarso apporto di liquidi, scarso apporto di fibre, assunzione di alcuni farmaci, sedentarietà, problemi ormonali, come l'ipotiroidismo e disturbi nell’apparato gastrointestinale.

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  • Pancia Gonfia: Cause e Rimedi Naturali

    La pancia gonfia non è solo un problema estetico, ma può anche essere un fattore fastidioso o, addirittura, doloroso. Il gonfiore addominale è una condizione abbastanza comune nelle persone con disturbi gastrointestinali (1) (2). Tra il 10 e il 25% delle persone in buona salute soffre di tale problematica.

    Anche se particolarmente comune nelle persone con la sindrome dell'intestino irritabile (4), il gonfiore addominale può avere svariate cause, come l'intolleranza alimentare o motivazioni più gravi. 

    Come fare a sapere se il gonfiore è solo un fastidio o un segno di qualcosa di più preoccupante? Di seguito l’elenco con alcune delle principali cause.

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  • Come Aumentare l'Acido Cloridrico e Ridurre l'Infiammazione Intestinale con il Sedano

     

    Sai che consumare il succo di sedano puro alla mattina a digiuno è un portento per la salute?

    Il sedano è un meraviglioso ortaggio, ricco di vitamine e minerali, e ha varie proprietà medicinali (antiossidanti, antibatteriche, antinfiammatorie) (1).

    Secondo alcune ricerche il consumo regolare di sedano può apportare diversi benefici alla salute: rafforza il sistema digestivo, purifica il flusso sanguigno, previene le malattie cardiache, regola la pressione sanguigna e il colesterolo, aiuta chi soffre di dolori articolari, come l’artrite, è benefico per la salute di ossa e fegato e favorisce la perdita di peso.

    I ricercatori ritengono che il sedano sostenga la salute dello stomaco, del colon e dell'intestino grazie ai suoi componenti. Infatti il sedano contiene molta vitamina C, beta carotene e flavonoidi, ma ci sono almeno 12 ulteriori tipi di nutrienti trovati in un singolo gambo, come la vitamina B6, la vitamina K, il folato e il potassio.

    Il sedano è ricchissimo di fitonutrienti, che hanno dimostrato di ridurre i casi di infiammazione nel tratto digestivo, nelle cellule, nei vasi sanguigni e negli organi. E non è tutto, il sedano è una grande fonte di importanti antiossidanti (2). Gli antiossidanti proteggono dal danno ossidativo le cellule, i vasi sanguigni e gli organi.

    Essendo il sedano un ottimo antinfiammatorio (3) (4), aiuta a regolare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo, oltre a prevenire le malattie cardiache.

    Il sedano fornisce anche fibre alimentari, importanti per una migliore digestione e per la perdita di peso (5). Contiene un’alta percentuale di acqua ed elettroliti, che può prevenire la disidratazione; risulta ottimo per le ghiandole surrenali e per diminuire lo stress.

    Inoltre aiuta a bilanciare lo zucchero nel sangue, importante per l'equilibrio ormonale. I composti in esso contenuti agiscono come diuretico e aiutano a ridurre il gonfiore.

    Il sedano è un alimento alcalino, quindi può favorire l’eliminazione delle tossine dal corpo, attraverso ossigenazione cellulare e aiuta a purificare il flusso sanguigno. Una dieta alcalina inoltre favorisce la salute delle ossa, riduce la perdita muscolare e limita malattie croniche come l'ipertensione (6).

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  • 7 Rimedi Naturali per il Reflusso Gastrico

     

    Bruciore di stomaco, sensazione di acidità che arriva in bocca, tosse notturna, raucedine e un dolore che può far pensare ad un problema cardiaco: sono i sintomi principali del reflusso gastrico e chi ne soffre conosce benissimo questi fastidiosi malesseri. 

    Il reflusso gastrico è un problema di salute molto comune, che colpisce molti italiani. Mediamente il medico di base visita, ogni mese, da 3 a 4 pazienti con sintomi riferibili a una malattia da reflusso gastroesofageo (1).

    Contrariamente alla credenza popolare i sintomi di reflusso acido non sono causati da troppo acido nello stomaco, anzi alcuni studi dimostrano che in alcuni casi è proprio il contrario, ovvero che l’acidità bassa dello stomaco causa i sintomi (2)

    Infatti, di solito, in alcune persone con reflusso gastrico, non è l’eccesso di acido che causa i sintomi, piuttosto l’acido è nel posto sbagliato. Nell’esofago delle persone sane si trova lo sfintere esofageo, una valvola che mantiene l’acido nello stomaco, nel posto giusto, quando lo sfintere non si chiude correttamente, il contenuto dello stomaco risale nell’esofago.

    E senza adeguati livelli di acido nello stomaco, la digestione viene alterata, causando gli spiacevoli sintomi come il bruciore di stomaco.

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  • Intolleranza all'Istamina: Non è un'Allergia

     

    L’intolleranza all’istamina insieme a quella ai carboidrati può causare difficoltà non indifferenti nella vita di chi ne soffre, e spesso queste persone non sanno nemmeno di averla e perdono molti anni della loro vita a cercare la vera causa dei loro disturbi senza scoprirla.

    In un altro articolo abbiamo descritto i sintomi della comune, ma spesso trascurata, intolleranza ai carboidrati che può causare diversi disturbi come stanchezza, gonfiore addominale, meteorismo e difficoltà digestive. In questi casi la dieta TWT può portare dei benefici (clicca qui per approfondire).

    In questo articolo invece vogliamo descrivere l’intolleranza all’istamina, che spesso viene confusa con altri disturbi.

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