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Inflammazione Generale

  • Dieta senza Lectine: Gli Alimenti da Evitare

     

    Lo sapevi che le lectine possono superare la barriera intestinale e depositarsi in altri organi? Un po’ preoccupante, ma è ciò che affermano gli studi (1,2).

    Circa il 30% del nostro cibo contiene lectine in quantità significativa, alcune delle quali possono resistere al processo digestivo ed entrare nella circolazione.

    A causa delle loro proprietà leganti, se assunte in eccesso, le lectine possono causare carenze nutrizionali, interrompere la digestione e causare gravi danni intestinali soprattutto in individui con enzimi disfunzionali. A questi effetti segue la compromissione dell'integrità della barriera intestinale: una volta che ciò accade, si apre la porta a varie autoimmunità (3).

    Leggi anche: Le Lectine Possono Causare Malattie?

     

    Cosa sono le Lectine

    Le lectine sono un gruppo di proteine ​​leganti i carboidrati presenti in natura, che agiscono come agglutinine; sono presenti nella maggior parte delle piante, in particolare nei semi e nei tuberi come cereali, patate e fagioli.

    Vengono anche definite antinutrienti, poiché possono ridurre la capacità del corpo di assorbire i nutrienti. Si ritiene che le lectine si siano evolute come difesa naturale delle piante: essenzialmente agiscono come una tossina che scoraggia gli animali dal mangiare le piante (4).  Esse si trovano in molti alimenti vegetali e animali.

    Se seguite una dieta alimentare completa e sana, ma avete problemi di peso e/o problemi di salute cronici, la causa potrebbe essere ricondotta alle lectine, colpevoli dei vostri disturbi: molte di esse sono proinfiammatorie, immunotossiche, neurotossiche e citotossiche (5,6).

    Ridurre il consumo di lectine dalla dieta potrebbe essere la chiave per ritrovare il benessere.

    Eliminare in modo drastico e definitivo le lectine dalla nostra dieta sarebbe  molto difficile, poiché la maggior parte degli alimenti più ricchi di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti, nutrienti estremamente benefici per la nostra salute, contengono proprio lectine. Il consiglio è quello di ridurre e limitare il consumo di quegli alimenti che le contengono in maggiore concentrazione. 

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    Alimenti che Contengono Livelli Alti di Lectine 

    Alcuni alimenti dovrebbero essere completamente evitati in quanto hanno alti livelli di lectine. Essi includono:

    • ♦ mais;
    • ♦ proteine derivanti da animali nutriti con mais; 
    • ♦ arachidi, anacardi, fagioli rossi e soia (se non fermentata); 
    • ♦ latte e latticini della caseina A1, che è ricco di proteine ​​simili alle lectine che possono essere dannose.  

    Altre categorie alimentari ricche di lectine sono:  

    Legumi: noci, fagioli, piselli, lenticchie.

    Cereali: orzo, avena, riso (soprattutto quello integrale), farro, segale, grano saraceno, amaranto, quinoa, grano, ecc.  

    Solanacee: tutti i pomodori, patate (ma non le patate dolci), peperoni, melanzane, bacche di Goji.

    Leggi anche: Intolleranza alle Solanacee: Sintomi e Come Trattare Quando Fanno Male

    Cucurbitacee (7): anguria, melone, zucca, zucchine, cetriolo.

    Prodotti lattiero-caseari: in particolare quelli provenienti da animali alimentati con cereali.

     

    Dieta a Basso Contenuto di Lectine: gli Alimenti Ammessi

    Tutte le piante e i prodotti animali contengono qualche lectina. I vegetali che si possono mangiare senza restrizioni sono: gli asparagi, il finocchio, l'aglio, il sedano, l’insalata, i funghi, le alghe e le cipolle. 

    Altri alimenti che non dovrebbero comportare problemi in chi ha una intolleranza lieve: 

    • Patate dolci, yucca, carote
    • Verdure a foglia verde: spinaci, cavolo nero, cime di rapa
    • Verdure crocifere: broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, ravanelli, rape
    • Olive e l’olio extravergine d'oliva, olio di cocco
    • Frutta: meglio sceglierla locale e di stagione. I frutti che contengono poca lectina sono: ciliegie, mele (senza la buccia), mirtilli, arance e limoni.

    È possibile consumare tutte le forme di proteine ​​animali, come quelle derivanti da pesce (non in scatola e non da allevamento), manzo, pollo e uova. La carne dovrebbe essere consumata con moderazione e la cosa ancora più importante è che gli animali siano stati allevati ad erba e non a mais, meglio se al pascolo, piuttosto che in un allevamento intensivo. 

    Sono ammessi i latticini caseina A2, come il latte di capra e il latte di bufala ed anche i grassi, come quelli contenuti in avocado, burro (ghee) e olio d'oliva.

    Dieta a Basso Contenuto di Lectine: Gli Alimenti da Evitare

     

    Se si ha intenzione di seguire una dieta di eliminazione per individuare quali alimenti si tollera e quali no, dovremmo seguire la cosìdetta dieta senza contenuto di lectine, che poi in verità ripetiamo, non è possibile eliminare al 100%, ma in questo caso drasticamente sì.
    Ecco gli alimenti che sono da evitare. 

    Proteine: carni da allevamento intensivo, insaccati (prosciutto, salame, pancetta, speck), salsicce stagionate, wurstel; pesce in scatola (sardine, tonno, salmone, ecc), aringa, salmone e altri pesci di allevamento, tonno fresco e acciughe; prodotti a base di pesce o molluschi trasformati (paste di pesce, pesce affumicato, essiccato o in salamoia, salsa di pesce).

    Legumi: fagiolini, fagioli rossi, fagioli neri, fagioli marroni, fagioli bianchi, soia, lenticchie, fave, piselli.

    Latticini: latte, yogurt, kefir, formaggi.

    Frutta secca a guscio e semi: noci, mandorle, anacardi, arachidi, pinoli, semi di lino, semi di chia, semi di girasole, semi di zucca, semi di sesamo.

    Frutta e verdura: pomodori, patate bianche, peperoncino, melanzane, bacche di Goji, maca, fragole, mele, pere, kiwi, banane, ananas, papaya, mango, uva, tutte le cucurbitacee come cocomeri, melone, zucca, zucchine, cetriolo.

    Altre sostanze: alcool, tè, caffeina, tutte le forme di zucchero, ad eccezione del miele crudo biologico (p.es. Manuka).

    Dieta di Eliminazione

    Per scoprire se si è intolleranti alla lectine occorre fare una dieta di eliminazione senza lectine (in verità con lectine drasticamente ridotte) per almeno 2 settimane. Visto che rimangono pochi gli alimenti da poter mangiare, facciamo una breve lista dei cibi consentiti, onde evitare confusione e per faciltare la comprensione della dieta:

    Carne:  possibilmente da pascolo libero. Prepare e bere il brodo di ossa ogni giorno.

    Pesce: tutti i pesci e frutti di mare, ma ovviamente più fresco possibile e selvatico.

    Verdure: cotte e crude tranne i legumi e le solanacee (elencate sopra).

    Frutta: frutti di bosco, bacche, limone.

    Condimento/grassi: olio di oliva extravergine, olio di cocco, ghee, avocado, aceto di sidro di mele (Braggs)

    NOTA: per evitare di avere fame e di esagerare con le proteine animali, prendere un cucchiaio di aceto di sidro di mele mattina e sera mescolato con l'acqua, perchè riduce l'appetito, e ai pasti aggiungere almeno 3 cucchiai di olio di oliva (i grassi saziano). Chi soffre di costipazione dovrebbe mangiare più verdure possibili e avocado.

    La cottura in pentola a pressione, può aiutare a ridurre i livelli di lectina nei cibi che la contengono. Anche l’ammollo, la fermentazione  e la germinazione dei chicchi possono contribuire a ridurre il contenuto di lectina.

    Per la gestione corretta della dieta di eliminazione, scaricate la Guida Olistica per la Salute, dove avete anche come opzione di scrivere ad un Naturopata esperto sull'argomento.

    Dieta senza Lectine e Altri Rimedi per Ripristinare il Benessere

    Con una dieta mirata e alcuni accorgimenti, come l’assunzione di collagene per ridurre l'infiammazione, integratori probiotici, per mantenere in equilibrio la flora batterica, l’assunzione di enzimi digestivi, per contribuire a migliorare la digestione degli alimenti e l’assunzione di integratori di super cibi contenenti polifenoli, si possono ridurre le concentrazioni di lectine nel corpo, disintossicarsi, riparare l'intestino, acquisire più energia e conquistare salute e forma fisica.

    Leggi anche: Pulizia del Colon quali Benefici per la Salute

    Leggi anche: Carenza di Enzimi Digestivi e Malassorbimento dei Nutrienti

    Leggi anche: Proteggi la Barriera Intestinale ed Evita la Disbiosi!

     

    Riferimenti:

    1. Pusztai A, Greer F, Grant G. Specific uptake of dietary lectins into the systemic circulation of rats. Biochem Soc Trans. 1989;17:481–482.
    2. Wang Q, Yu L-G, Campbell BJ, Milton J, Rhodes JM. Identification of intact peanut lectinin peripheral venous 
    3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25599185
    4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK22545/
    5. https://www.hindawi.com/journals/jdr/2017/6368780/
    6. Firestein et al., van den Bourne et al.
    7. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25692845
  • Intolleranza alle Solanacee: Sintomi e Come Trattare Quando Fanno Male

     

     

    Se avete già escluso dalla vostra dieta il glutine e i latticini, i due alimenti più infiammatori, ma continuate a soffrire di gonfiore, gas, nausea, stanchezza o dolori articolari, potreste essere intolleranti alle solanacee. Ciò può verificarsi soprattutto se si hanno già intolleranze alimentari, allergie, malattie autoimmuni, malattie infiammatorie intestinali. 

    Cosa sono le solanacee e perché possono causare disturbi?

    Cosa sono le Solanacee

    Le solanacee sono una famiglia di ortaggi che comprende molte specie commestibili ed altre velenose. Sono caratterizzate dalla presenza di una sostanza alcaloide, la solanina, che, in alcune specie è presente nelle piante e nei frutti ancora acerbi. Questa può scomparire o trasformarsi in altre sostanze innocue quando il frutto è maturo. Per questo motivo è buona abitudine consumare ortaggi maturi.

    Le solanacee comprendono migliaia di specie, molte delle quali sono immangiabili e persino velenose, come la datura.

    Nella nostra alimentazione le solanacee più conosciute sono: pomodori, peperoni, melanzane, patate bianche, peperoncino, paprica, bacche di Goji. Fanno parte delle solanacee anche le piante belladonna e il tabacco.

    Nonostante alcune di queste solanacee siano commestibili, possono causare diversi disturbi: la ricerca, ad esempio, ha condotto degli studi sulla relazione tra la nicotina contenuta nelle solanacee e il rischio di malattia di Parkinson (1).

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    Intolleranza alle Solanacee: i Sintomi che Fanno Male

    Può essere difficile individuare una sensibilità alle solanacee, poiché molti di questi alimenti sono presenti nella nostra dieta e possono essere necessarie fino a 72 ore per avvertire i sintomi di una intolleranza. I segnali di intolleranza possono essere:

    • ♦ gonfiore addominale;
    • ♦ meteorismo;
    • ♦ nausea;
    • ♦ stanchezza;
    • ♦ diarrea;
    • ♦ dolore o gonfiore alle articolazioni.

    Se invece si riscontrano sintomi quali:  respirazione difficoltosa, gola gonfia o la sensazione di un nodo in gola, vertigini, vomito o perdita di coscienza, potrebbe trattarsi di anafilassi. L'anafilassi può essere pericolosa per la vita se non trattata tempestivamente: se si riscontrano questi sintomi dopo aver mangiato le solanacee, è necessario rivolgersi immediatamente ad un medico.

     

    Come Testare la Sensibilità alle Solanacee

    Il modo migliore per testare la sensibilità alle solanacee consiste nel seguire una dieta di eliminazione. Dunque il consiglio è di di rimuovere tutte le solanacee dalla dieta (comprese le spezie culinarie come il peperoncino e il curry) e osservare se i sintomi scompaiono. Se non si riscontrano disturbi intestinali, stanchezza o dolori articolari dopo aver rimosso le solanacee dalla dieta, probabilmente si è sensibili ad esse.

     

    Solanacee Antinutrienti e Malattie dell’Intestino 

     

    Le persone più a rischio di sensibilità alle solanacee, spesso sono quelle che soffrono di permeabilità intestinale, malattie autoimmuni o hanno altre malattie legate all'intestino (2).  

    Pertanto, se si soffre di disturbi all'intestino o di una malattia autoimmune, il consiglio è di prestare attenzione a qualsiasi sintomo che può manifestarsi dopo aver mangiato delle solanacee, come dolori articolari, problemi digestivi, arrossamento della pelle o qualsiasi tipo di infiammazione.

    Bisogna fare attenzione anche a tutto ciò che potrebbe contenere amido di patate come addensante o riempitivo, inclusi alcuni farmaci.

    Le solanacee contengono i glicoalcaloidi (chaconina e solanina), che hanno dimostrato di contribuire al disturbo dell'intestino permeabile e alla malattia infiammatoria intestinale (3). Queste sostanze, dette antinutrienti, sono contenute nelle solanacee e sono utili alle piante, che le utilizzano per allontanare gli agenti patogeni e gli attacchi degli insetti.

    Gli antinutrienti influiscono negativamente sulla permeabilità intestinale ed aggravano quadri infiammatori come quelli tipici da colite ulcerosa, morbo di Crohn e sindrome del colon irritabile.

    Infatti, gli antinutrienti emergono rapidamente nel sangue e la loro tossicità aumenta man mano che la loro densità nel flusso sanguigno si fa più elevata.

    Altri antinutrienti che si trovano nelle solanacee sono le saponine e le lectine. Quindi, se dopo aver eliminato glutine e latticini dalla propria dieta, si  riscontrano ancora dei disturbi intestinali, la causa potrebbero essere le lectine contenute nelle solanacee.

    Leggi anche: Le Lectine Possono Causare Malattie?

    Intolleranze e Flora Intestinale

    Quando si ha un'intolleranza, gli alimenti vengono solo parzialmente digeriti e possono fermentare, alterando così la flora intestinale.

    È importante quindi aiutare la flora batterica, equilibrandola con l’assunzione dei probiotici. Essi aiutano a ripristinare il tratto intestinale e contribuiscono positivamente portando benefici all’intero organismo.

    Nel colon sono infatti presenti numerosi batteri che formano il microbiota umano intestinale. Questi batteri svolgono funzioni utili per l'uomo: oltre a essere in grado di sintetizzare alcune vitamine (gruppo B, K), limitano la crescita di batteri dannosi e si nutrono delle sostanze presenti nell'intestino.

    Sono importanti per un adeguato assorbimento dei nutrienti, mantengono l'equilibrio del pH, controllano la fame e contrastano i batteri potenzialmente pericolosi. Ecco perché un colon funzionante è così importante per il benessere generale.

    Il colon svolge anche una funzione secretrice, in quanto produce muco e anticorpi. Il muco fa da lubrificante, mentre gli anticorpi servono a creare un sistema immunitario finalizzato alla difesa della mucosa dell’intestino. Recenti studi evidenziano che uno squilibrio batterico del microbiota determina una disfunzione immunologica, che può essere alla base di alcuni disturbi, quali le malattie infiammatorie intestinali (4) (5).

     

    Probiotici per il Ripristino della Salute Intestinale

     

    I probiotici sono microrganismi vivi che hanno benefici per la salute (6). I probiotici possono migliorare la salute dell'apparato digerente, la salute del cuore e la funzione immunitaria, solo per citare alcuni benefici (7,8,9,10) .  Diversi studi suggeriscono anche che i probiotici possono aiutare a perdere peso e a smaltire il grasso della pancia.

    Ci sono centinaia di diversi microrganismi nel nostro sistema digestivo: la  maggior parte di questi sono batteri amichevoli. I batteri amici producono molti nutrienti importanti, tra cui la vitamina K e alcune vitamine del gruppo B.

    Aiutano anche a smaltire le fibre che il corpo non riesce a digerire, trasformandole in acidi grassi a catena corta, come il butirrato (11).

    I probiotici aiutano quindi l’equilibrio della flora batterica intestinale: uno squilibrio batterico può causare disturbi nel tratto digestivo. Alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia del consumo dei probiotici per la riduzione del gonfiore addominale e un miglioramento del transito intestinal(12).

    Leggi anche: Contrastare la Disbiosi Naturalmente

     

    Riferimenti:

    • 1- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23661325
    • 2-https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20198430
    • 3- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12479649
    • 4- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4095778/
    • 5-  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4913337/
    • 6- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24912386
    • 7- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22529959
    • 8- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24330093
    • 9- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22611376
    • 10- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24780623
    • 11- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9406136
    • 12- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4991532/
  • I 9 Benefici dell’Idrogeno Attivo

     

    Secondo gli ultimi studi, nei prossimi anni l'idrogeno sarà la sostanza nutritiva più ricercata, grazie ai suoi effetti anti-invecchiamento, antiossidante, anti-infiammatorio e anti-allergenico (1). L'idrogeno può avere potenziali applicazioni mediche per la cura delle cellule, dei tessuti e degli organi (2,3).

    Le molecole di idrogeno possono apportare una vasta gamma di benefici: possono migliorare la salute e la qualità della vita, poiché aiutano a neutralizzare i radicali liberi che contribuiscono allo sviluppo della malattia, delle infiammazioni e che accelerano il processo di invecchiamento.

    Inoltre l'idrogeno riduce l'infiammazione, allevia il dolore alle articolazioni, riduce l'affaticamento muscolare, migliora la qualità della pelle, rallenta il processo di invecchiamento.

    Non è tutto: grazie alle sue dimensioni eccezionalmente ridotte, alla massa e alla carica neutra, le molecole di idrogeno sono in grado di penetrare efficacemente non solo le membrane cellulari, ma anche la barriera emato-encefalica e persino il nucleo cellulare, dove si pensa protegga il DNA e migliori la salute dei mitocondri. Potrebbe, quindi penetrare praticamente in ogni organo e cellula del corpo (incluso il cervello) e apportarvi molti benefici.

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    L’Idrogeno e le Scoperte per la Salute 

    L'idrogeno è l'elemento chimico più abbondante nell'universo, l'elemento che ha dato origine alla tavola periodica; è estremamente reattivo, ma raramente viene considerato un agente terapeutico. 

    Solo recentemente i ricercatori giapponesi hanno scoperto che questo gas, se inalato, poteva agire da antiossidante e proteggere il cervello dai radicali liberi. I suoi potenziali benefici per la salute hanno suscitato parecchio interesse dando origine ad alcune ricerche rivoluzionarie: ne sono stati studiati gli effetti su oltre 60 tipi di malattie (4).

    La particolarità dell'idrogeno è la sua capacità di agire a livello cellulare. Attraversando la barriera emato-encefalica per entrare nei mitocondri, procura benefici alle cellule: per questo motivo, l'idrogeno potrebbe essere utilizzato con successo contro malattie e disordini cardiovascolari, cerebrovascolari, tumorali, metabolici e respiratori (5).

     

    Benefici dell’Idrogeno per la Salute

    Protegge il Cervello  

    cervello uomo protetto dallo stress

    Il cervello è responsabile del controllo di tutte le funzioni del corpo e consuma una grande quantità di ossigeno. L’idrogeno con la sua azione antiossidante, contrasta l'attività dei radicali liberi che possono ridurre la funzione cerebrale.

    È stato condotto uno studio con il quale si è dimostrata l’azione antiossidante dell’idrogeno. Esso protegge dagli effetti dannosi dello stress (6): si ipotizza quindi che l'idrogeno potrebbe essere utilizzato per prevenire disordini cognitivi e stress, per prevenire problemi di apprendimento e di memoria.

    Allevia il Dolore e l'Infiammazione 

    E' stata condotta una ricerca su persone con artrite reumatoide: dopo aver provato l'idrogeno per 4 settimane, il 20%  di esse ha riscontrato un miglioramento dei sintomi (7). L'idrogeno ha anche effetti anti-infiammatori sugli animali (8).

    Nel trattamento della cistite,ha aiutato a ridurre il dolore nell'11% delle persone sottoposte al trattamento (9). 

    Altri studi hanno confermato che l’idrogeno è efficace per un miglioramento del dolore neuropatico (10), a motivo dei suoi ben noti effetti anti-infiammatori e antiossidanti. 

    Effetto Anti-età 

    La capacità dell'idrogeno di proteggere il DNA e i mitocondri dal danno ossidativo potrebbe aiutare a rallentare il processo di invecchiamento (11,12). 

    È stato già scoperto che l'idrogeno può prolungare la vita delle cellule staminali, riducendo lo stress ossidativo (13).  Un ambiente ricco di idrogeno riduce sia lo stress ossidativo che l'invecchiamento delle cellule. 

    Leggi anche: "Rallentare l’Invecchiamento Precoce con i Rimedi Naturali"

    Migliora l’Umore

    L’idrogeno ha il potenziale per alleviare la depressione e altri disturbi dell'umore. Per mezzo di uno studio, si è dimostrato che aumenta i livelli della serotonina, un neurotrasmettitore conosciuto come l’ormone del buon umore (14). Inoltre, l’idrogeno ha la capacità di ripristinare la crescita naturale delle cellule cerebrali: poiché questo fenomeno si riscontra anche nelle persone che superano la depressione, si presuppone che l'idrogeno potrebbe aiutare a ridurre i sintomi di stress elevato e la malattia depressiva (15).

    Diabete 

    L’idrogeno potrebbe ridurre il rischio di diabete di tipo 2. 

    36 persone con diabete di tipo 2 e/o insulino resistente, hanno preso parte ad un trattamento con idrogeno: i ricercatori hanno verificato un abbassamento dei livelli di zucchero nel sangue (16). Ciò è dovuto all'azione riducente dell'idrogeno, che è responsabile della riduzione del livello delle lipoproteine ​​a bassa densità: esso svolge un ruolo nella normalizzazione della tolleranza al glucosio.

    Riduce l'Affaticamento Muscolare  

    L'affaticamento muscolare è solitamente il risultato dell'accumulo di ioni di lattato, con conseguente dolore, infiammazione e debolezza generale dei gruppi muscolari interessati. 

    In questo caso, l’idrogeno agisce come un tampone, riducendo l'azione inibitoria degli ioni di lattato sul dolore e sulle prestazioni. Inoltre velocizza il recupero, in modo che il tempo trascorso a riposare sia ridotto al minimo. Questo è uno dei motivi principali per cui è usato anche come aiuto per migliorare le prestazioni fisiche, infatti gli atleti solitamente adorano integrare con l'idrogeno attivo.

    In uno studio, si è notato che l’idrogeno ha ridotto l'accumulo di acido lattico durante l'esercizio fisico intenso, ha ridotto l'affaticamento muscolare e ha aumentato la produzione di antiossidante glutatione perossidasi. L'idrogeno, dunque,  secondo questa ricerca, potrebbe avere effetti benefici contro la distrofia muscolare (17).

    Riduce le Allergie

    I ricercatori hanno scoperto che l'idrogeno blocca le reazioni allergiche di tipo immediato. Esso ferma le allergie non solo con la sua azione antiossidante, ma anche bloccando l'intera via allergica (18). 

    L'idrogeno potrebbe essere un potenziale e promettente rimedio per le persone con condizioni allergiche e infiammatorie come l'eczema, poiché sembra bilanciare la risposta immunitaria. Negli studi che sono stati condotti, l'idrogeno ha migliorato i sintomi sopprimendo l'infiammazione e bilanciando le risposte Th1 e Th2 (19).

    Protegge dalle Radiazioni 

    L'idrogeno molecolare ha il potenziale per essere usato come un rimedio radio-protettivo. Durante la sperimentazione, si è verificata la sua capacità di favorire la sopravvivenza dei globuli bianchi esposti alle radiazioni (20). Inoltre idrogeno protegge anche il cuore dai danni radioattivi.

    Migliora la Salute della Bocca

    L'idrogeno potrebbe uccidere i batteri che più comunemente causano malattie gengivali e infiammazioni nella cavità orale. Durante le ricerche, 13 persone con gengive infiammate hanno migliorato le loro condizioni dopo 8 settimane di trattamento con idrogeno (21).

     

    In conclusione, la piccola molecola di idrogeno può fare una grande differenza per la salute: può aiutare a mantenere sani le cellule e i tessuti dei nostri corpi. 

    Un metodo semplice e efficace per migliorare la nostra salute consiste nell'assumere regolarmente un integratore di idrogeno attivo (active hydrogen in inglese).

    Leggi anche "Disidratazione Cronica ed Effetti sulla Salute"

     

    Riferimenti:

    1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4406336/
    2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23680032
    3. https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0163725814000941
    4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3377272/
    5. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3660246/
    6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18563058
    7. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11510417
    8. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20351628
    9. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23374763
    10. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24941001
    11. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3257754/
    12. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20570654/
    13. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27477846
    14. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18563058
    15. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24478038
    16. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19083400
    17. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26866650
    18. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19766097
    19. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3852999/
    20. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21116102
    21. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4665424/
  • Benefici Multipli con il fungo Cordyceps Sinensis

     

    Molto conosciuto e apprezzato nella medicina tradizionale cinese, il Cordyceps, un genere di fungo parassita che cresce sulla larva del bruco,  viene comunemente usato per il reintegro del benessere del corpo, poiché molti dei componenti di questo fungo, come nucleosidi, steroli, polisaccaridi, proteine, aminoacidi essenziali, vitamine e minerali, hanno noti benefici per la promozione della salute.

    Gli integratori e i prodotti contenenti estratto di Cordyceps sono diventati sempre più popolari a causa dei suoi presunti vantaggi per la salute. 

    Attualmente anche la medicina occidentale sta scoprendo i benefici dello straordinario fungo Cordyceps. Grazie agli studi clinici, non solo si stanno dimostrando le sue proprietà antiossidanti, ma anche la sua efficacia nel trattamento di condizioni infiammatorie, nell’aumento dell’immunità, nella regolazione delle funzioni cardiache, nei benefici procurati a pelle e capelli e molti altri (1).  I risultati degli studi sui potenziali vantaggi procurati da questo fungo sembrano promettenti. Continua a leggere

  • Carenza di Enzimi Digestivi e Malassorbimento dei Nutrienti

     

    La maggior parte di noi ritiene che gli enzimi digestivi servano soltanto a favorire la digestione, invece il loro compito è molto più ampio.

    Gli enzimi sono essenziali per la vita. Essi sono in grado di abbattere proteine, carboidrati e lipidi. Recenti studi evidenziano come ci sia una crescente incidenza di malattie che, se ricondotte alla fonte, sembrano essere collegate al malassorbimento di nutrienti, causato dalla mancanza di enzimi digestivi (1). Ciò significa che, pur mangiando gli alimenti più sani del mondo, non si può godere di buona salute se non si stanno assorbendo le sostanze nutritive.

    Attualmente  è prassi diffusa e consueta servirsi di antiacidi per il bruciore di stomaco, farmaci per l'indigestione e senza pensarci troppo, tuttavia i problemi digestivi non sono normali e non dovrebbero essere ignorati. 

    Bisogna assicurarsi di digerire correttamente il cibo che si mangia, in questo modo si può migliorare la propria salute e sentirsi meglio che mai. Una cattiva digestione, tra gli altri effetti sgradevoli, accelera anche il processo di invecchiamento.

    Secondo la ricerca, l’integrazione degli enzimi digestivi può offrire benefici nella gestione dei disturbi gastro-intestinali, dall'intolleranza al lattosio alla fibrosi cistica (2). Se non digeriamo in maniera efficace avremo delle carenze di vitamine e minerali e non solo. 

    Gli enzimi si dividono principalmente in enzimi digestivi ed enzimi sistemici. Alcuni enzimi sono prodotti dal corpo, altri enzimi si trovano naturalmente in determinati alimenti o disponibili come integratore alimentare.

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  • Pancia Piatta: Rimedi Naturali che Aiutano a Ridurre il Grasso

     

    La pancia piatta è il sogno di molte persone. Il grasso addominale non è solo antiestetico, è anche malsano. Sotto le maniglie dell'amore, si nasconde del grasso noto per aumentare il rischio di malattie cardiache, diabete e alcuni tipi di cancro.

    Oltre ad essere un fattore di rischio per diverse malattie, l'eccesso di grasso addominale può essere fastidioso anche per il senso di gonfiore che provoca.

    Il grasso addominale è molto più infiammatorio di altri accumuli di grasso all'interno del corpo. Questa fascia adiposa, considerata poco attraente, è percepita come la più difficile da smaltire: perdere il grasso della pancia può essere una vera sfida.  

    Questo inestetismo superficiale potrebbe anche indicare un problema più profondo: che il grasso si è accumulato nel fegato, un importante organo metabolico. 

    Secondo un rapporto pubblicato nel 2005, i ricercatori affermano che  "Il peso corporeo in eccesso è il sesto fattore di rischio più importante che contribuisce al carico globale della malattia in tutto il mondo" (1). 

     

    Le Principali Cause del Grasso Addominale

     

    • ♦ Consumo di cibo trasformato e confezionato
    • ♦ Consumo  eccessivo di carboidrati 
    • ♦ Consumo di cibi ipercalorici 
    • ♦ Genetica 
    • ♦ Mancanza di attività fisica nella routine quotidiana 
    • ♦ Stile di vita sedentario
    • ♦ Stress

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  • Cistite: 5 Rimedi Naturali per affrontarla

     

    La cistite è una fastidiosa infiammazione della vescica che è spesso causata da un'infezione batterica alla stessa.

    La cistite si verifica quando i batteri irrompono nella vescica attraverso l'uretra, il canale che trasporta l'urina fuori dal nostro corpo. L’apparato urinario è completamente sterile, tranne che nel tratto terminale dell’uretra, dove, data la vicinanza anatomica con la zona perianale, si deposita una piccola quantità di batteri che vi rimane per breve tempo prima di essere trascinata fuori dall’organismo con il flusso urinario.

    Tuttavia, in alcune condizioni, questi batteri possono proliferare e moltiplicarsi tanto da non poter più esser espulsi del tutto con le urine: rimanendo per un periodo più lungo nell’uretra, i batteri si moltiplicano e risalgono alla vescica, provocando un'infezione.

    Questa condizione è più comune nelle donne, ma anche i maschi e i bambini possono soffrirne.

    Sintomi della cistite

    I sintomi più comuni della cistite sono:

    • ♦ bruciore e dolore nella vescica o nell'uretra durante la minzione;
    • ♦ stimolo continuo della minzione, ma con emissione di sole piccole quantità
    • ♦ dolore addominale 
    • ♦ dolore pelvico
    • ♦ dolori muscolari
    • ♦ stanchezza 
    • ♦ urina torbida
    • ♦ urina con sangue
    • ♦ urina dall'odore forte
    • ♦ febbre alta nei bambini piccoli, accompagnata da irritabilità, vomito, riduzione dell'appetito e debolezza.

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  • Pancia Gonfia: Cause e Rimedi Naturali

    La pancia gonfia non è solo un problema estetico, ma può anche essere un fattore fastidioso o, addirittura, doloroso. Il gonfiore addominale è una condizione abbastanza comune nelle persone con disturbi gastrointestinali (1) (2). Tra il 10 e il 25% delle persone in buona salute soffre di tale problematica.

    Anche se particolarmente comune nelle persone con la sindrome dell'intestino irritabile (4), il gonfiore addominale può avere svariate cause, come l'intolleranza alimentare o motivazioni più gravi. 

    Come fare a sapere se il gonfiore è solo un fastidio o un segno di qualcosa di più preoccupante? Di seguito l’elenco con alcune delle principali cause.

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  • Camminare a Piedi Scalzi sulla Terra è Potentemente Antinfiammatorio

     

    Camminare fa bene alla salute: quando camminiamo esercitiamo i nostri muscoli e il sistema cardiovascolare, miglioriamo la nostra salute mentale, riduciamo lo stress e aumentiamo il nostro benessere generale.

    E se togliamo le scarpe e camminiamo a piedi nudi, questi benefici si moltiplicano, perché questo ci consente di sincronizzarci con la carica elettrica naturale della terra.

    Secondo gli ultimi studi (1), camminare a piedi nudi ha un impatto notevole sulla salute: riduce le infiammazioni, migliora il sonno, aumenta gli antiossidanti, riduce il dolore cronico, migliora i problemi respiratori, riduce l’ipertensione, diminuisce lo stress, migliora il livello di glucosio nel sangue e attiva la risposta del sistema immunitario (2).

    Per precisare, quando si afferma “camminare scalzi” non si fa riferimento alla filosofia del gimnopodismo (3), dall’inglese barefoot, ovvero uno stile di vita che si basa sulla scelta di alcune persone di non indossare calzature durante le attività quotidiane, per non perdere il radicamento con la natura.

    Ma si fa riferimento alla pratica biofisica del piede scalzo che, nel contatto diretto con il suolo, crea un'equalizzazione del potenziale elettrico dell'organismo con quello della terra. Il nostro pianeta è un organismo vivente che ci ricarica di energia naturalmente quando ci mettiamo fisicamente in contatto con esso.

    Camminare a piedi nudi è passato dall’essere una tendenza a una pratica scientificamente studiata, con una serie di notevoli vantaggi per la salute. I risultati di questi studi stanno dimostrando che i benefici per la salute derivano dalla relazione tra i nostri corpi e gli elettroni nella terra. Il nostro pianeta ha la sua carica naturale e sembra che stiamo meglio quando entriamo in contatto diretto con esso.

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  • Come Aumentare l'Acido Cloridrico e Ridurre l'Infiammazione Intestinale con il Sedano

     

    Sai che consumare il succo di sedano puro alla mattina a digiuno è un portento per la salute?

    Il sedano è un meraviglioso ortaggio, ricco di vitamine e minerali, e ha varie proprietà medicinali (antiossidanti, antibatteriche, antinfiammatorie) (1).

    Secondo alcune ricerche il consumo regolare di sedano può apportare diversi benefici alla salute: rafforza il sistema digestivo, purifica il flusso sanguigno, previene le malattie cardiache, regola la pressione sanguigna e il colesterolo, aiuta chi soffre di dolori articolari, come l’artrite, è benefico per la salute di ossa e fegato e favorisce la perdita di peso.

    I ricercatori ritengono che il sedano sostenga la salute dello stomaco, del colon e dell'intestino grazie ai suoi componenti. Infatti il sedano contiene molta vitamina C, beta carotene e flavonoidi, ma ci sono almeno 12 ulteriori tipi di nutrienti trovati in un singolo gambo, come la vitamina B6, la vitamina K, il folato e il potassio.

    Il sedano è ricchissimo di fitonutrienti, che hanno dimostrato di ridurre i casi di infiammazione nel tratto digestivo, nelle cellule, nei vasi sanguigni e negli organi. E non è tutto, il sedano è una grande fonte di importanti antiossidanti (2). Gli antiossidanti proteggono dal danno ossidativo le cellule, i vasi sanguigni e gli organi.

    Essendo il sedano un ottimo antinfiammatorio (3) (4), aiuta a regolare la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo, oltre a prevenire le malattie cardiache.

    Il sedano fornisce anche fibre alimentari, importanti per una migliore digestione e per la perdita di peso (5). Contiene un’alta percentuale di acqua ed elettroliti, che può prevenire la disidratazione; risulta ottimo per le ghiandole surrenali e per diminuire lo stress.

    Inoltre aiuta a bilanciare lo zucchero nel sangue, importante per l'equilibrio ormonale. I composti in esso contenuti agiscono come diuretico e aiutano a ridurre il gonfiore.

    Il sedano è un alimento alcalino, quindi può favorire l’eliminazione delle tossine dal corpo, attraverso ossigenazione cellulare e aiuta a purificare il flusso sanguigno. Una dieta alcalina inoltre favorisce la salute delle ossa, riduce la perdita muscolare e limita malattie croniche come l'ipertensione (6).

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