Prima di scoprire cos'è l'oil pulling, dobbiamo iniziare con una breve presentazione sulle proprietà del cocco, il protagonista di questa potente cura dentale e gengivale.
Le noci di cocco sono tra i cibi densi con il più alto potere nutrizionale presenti sulla terra. Oltre a questo, possiamo dire che le noci di cocco sono speciali perché rappresentano un alimento antimicrobico naturale.
Il cocco, ma particolarmente l’olio che ne deriva dalla sua lavorazione, è un potente annientatore di tutti i tipi di microbi: dai virus ai batteri di protozoi, molti dei quali sono nocivi alla salute dell’uomo.
I molti benefici dell’olio di cocco per la salute
L'olio di cocco offre una serie impressionante di benefici per la salute. Oltre alle sue proprietà antimicrobiche, l’olio di cocco è utile per:
• Promuovere la salute del cuore;
• Sostenere il corretto funzionamento della tiroide;
• Rafforzare il sistema immunitario;
• Fornire un ottimo "carburante" per il vostro corpo e sostenere un metabolismo forte;
• Mantenere la pelle sana e giovane.
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Uno dei vantaggi principali dell’olio di cocco è che il 50% del grasso presente al suo interno è rappresentato dall’acido laurico, che si trova raramente in natura. Infatti, l’olio di cocco contiene una quantità di acido laurico superiore a qualunque altra sostanza presente sulla terra. Il corpo converte l’acido laurico in monolaurina, un monogliceride che può effettivamente distruggere i virus rivestiti di lipidi come l'HIV e l'herpes, l’influenza, il morbillo, e i protozoi come Giardia lamblia.
Un altro dei componenti antimicrobici dell’olio di cocco è l’acido caprico, presente però in quantità inferiore. L’olio di cocco è anche composto da acidi grassi a catena media (MCFA) che sono più piccoli rispetto a quelli a lunga catena , molto più comuni negli oli vegetali e nei semi. I MCFA sono facilmente digeribili e attraversano agevolmente le membrane cellulari e una volta inviati direttamente al fegato vengono immediatamente convertiti in energia invece di essere immagazzinati come grasso. Inoltre l’olio di cocco non causa il picco di insulina nel sangue.
Ma qual'è la connessione dell'olio di cocco con la salute dei nostri denti?
In verità la carie dentale non è legata solo alla predisposizione genetica e da quante volte ci laviamo i denti al giorno o da quanto usiamo il filo interdentale e/o il collutorio ma sopratutto da carenze nutrizionali, ovvero da scelte alimentari dannose che creano l'ambiente ideale per la proliferazione batterica e microbica che poi danneggiano la nostra salute orale.
Il dott. Weston A. Price l'ha dimostrato nei primi anni del 1900 studiando le abitudini alimentari di alcuni popoli, che nonostante non si lavassero mai i denti, avevano una bocca perfetta.
Com'è possibile? La chiave sta nell'avere denti che resistono all'acido e ai batteri, e questo si ottiene soprattutto con l'alimentazione.
Se il fluoro e la visita dal dentista fossero la soluzione o la prevenzione al problema oggi si dovrebbero risultati migliori di quelli che vediamo. Oggi è raro trovare una persona oltre i 40 anni senza una carie.
Quindi la risposta si trova in una dieta nutriente, ricca di alimenti integrali, carne biologica (non da allevamenti intensivi), di grassi giusti (olio di fegato di merluzzo o di chimera, dal latte crudo bio, ecc.) e di verdure, evitando zuccheri e cibi raffinati, perché solo così è possibile impedire la proliferazione dei batteri che causano il degrado in primo luogo.
L'olio di fegato di chimera contiene preziosi acidi grassi omega 3-6-9 che hanno un ruolo fondamentale nell'organismo in quanto:
-costituiscono le membrane cellulari
-sono fondamentali per un corretto metabolismo dei lipidi
-hanno un'azione antinfimmatoria (sintetizzano alcune sostanze coinvolte nella modulazione dell'infiammazione)
-sono antiossidanti e prevengono la formazione della placche ateromasiche (di colesterolo) che ostruiscono le arterie
Quindi cosa facciamo se abbiamo già un dente addolorato o le gengive sensibili?
Oltre a migliorare l'alimentazione, possiamo usare una tecnica con l'olio di cocco crudo biologico, che si chiama "oil pulling", ovvero potremmo forse tradurlo con "assorbimento tramite l'olio".
La strategia dell’oil pulling
L’oil pulling è una pratica che risale a migliaia di anni fa avendo avuto origine con la medicina ayurvedica. Quando l'oil pulling è combinato con il potere antimicrobico dell’olio di cocco si ha a disposizione uno strumento dedicato alla salute tra i più potenti in circolazione.
Questa tecnica, fondamentalmente prevede di sciacquare la bocca con un cucchiaio olio di cocco crudo biologico, proprio come si farebbe con un collutorio. L’olio viene “lavorato” all’interno della bocca spingendo e lavando i denti per un periodo di 15-20 minuti. Questo processo permette all’olio di eliminare i batteri, i virus, e gli altri detriti presenti all’interno della bocca.
Il momento migliore per effettuare questa procedura è senza dubbio la mattina, prima di fare colazione, ma può essere fatto in qualsiasi momento della giornata, basta seguire questo procedimento. L’olio usato viene sputato nell' immondizia o in un sacchetto (non in lavandino che l’olio potrebbe otturare i tubi in quanto si indurisce sotto certe temperature!) e poi la bocca risciacquata con acqua alcalina oppure con bicarbonato di sodio anche se esistono casi di guarigione di carie anche senza risciacquo come si può leggere in questa curiosa testimonianza in inglese (una delle tante in circolazione).
NON si deve ingoiare l’olio perché è pieno di batteri e tossine. L'ayurveda addirittura sconsiglia di usare questa tecnica in presenza di amalgame dentali.
I potenziali benefici di questa cosa si estendono ben oltre la bocca. Gli estrattori di petrolio, che hanno iniziato questa procedura, hanno riportato un rapido sollievo dai problemi di salute, come l’artrite, il diabete e le malattie cardiache.
Una perfetta igiene orale
Una corretta igiene dentale è importante per la salute ottimale sia della bocca che del resto del corpo. Quando si tratta di prevenire la carie, l’acqua potabile e un dentifricio al fluoro per lavarsi i denti non è la migliore soluzione. Questo perché il fluoro è decisamente più tossico del piombo.
Una delle ultime ricerche effettuate in materia, suggerisce anche moderate quantità di grassi omega – 3, così da poter aiutare a scongiurare malattie gengivali. Oltre a questo si è scoperto che un tipo di miele dalla Nuova Zelanda, chiamato miele di Manuka, è risultato essere efficace nel ridurre la placca. I ricercatori hanno utilizzato il miele di Manuka come collutorio chimico per ridurre i livelli di placca. Questa cosa è stata possibile grazie alle proprietà antibatteriche del miele. Studi clinici hanno dimostrato che il miele di Manuka può effettivamente sradicare più di 250 ceppi clinici di batteri, comprese le varietà resistenti agli antibiotici.
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Salve,ho carie e denti rotti. Ho notato che in alcuni periodi i denti cariati tornano ad essere bianchi. Ho 4 amalgame.
Sono vegana.
Vorrei dei consigli:
cosa dovrei mangiare?
quali prodotti dovrei usare e come?
Grazie!
Salve, è probabile che abbia dei problemi di malassorbimento intestinale e sicuramente le amalgame non l'aiutano perchè ed esposta ad almeno 3 microgrammi di mercurio tossico al giorno. Cercherei un bravo dentista per rimuoverle (si informi su internet sulle procedure corrette onde evitare danni) ed assumerei dei probiotici efficaci come Strata-Flora che dovrebbero disintossicarle il colon, equilibrare la flora batterica (producendo più sostanze nutritive) e migliorando l'assorbimento.
Per mineralizzare di più il corpo, assumerei per un periodo almeno 3 mesi Tonic Alchemy (di facile assorbimento intestinale): http://www.fitoplus.com/tonic-alchemy.html
Come dieta consiglio di seguire al 80-90% quella del dott. Morse: http://www.macrolibrarsi.it/libri/__the-detox-miracle-guida-completa-libro-robert-morse-libro.php
In caso seguirà questa dieta, non avrà più bisogno di probiotici, perciò mi ricontatti via email per un protocollo personalizzato.