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Intolleranza ai Salicilati e in Quali Alimenti si Trovano

I salicilati sono un gruppo di sostanze chimiche derivate dall'acido salicilico, le quali si trovano naturalmente in determinati alimenti e anche sinteticamente in prodotti di uso medico/igienico come aspirina, dentifricio e conservanti alimentari.

L'acido salicilico (1) è un acido organico presente in natura che si trova in una varietà di piante. Queste piante lo producono come parte del loro sistema di difesa contro malattie, insetti, batteri e stress ambientale. Sia nelle forme presenti in natura che in quelle sintetiche, i salicilati possono causare effetti avversi sull’organismo.

Rispetto agli alimenti, i farmaci come l'aspirina contengono elevate quantità di salicilati, motivo per cui l'intolleranza al salicilato è più comunemente legata ai farmaci. Ad esempio, l'assunzione alimentare di salicilati è di solito pari a 10-200 mg al giorno. Comparativamente, una singola dose di aspirina può contenere 325-650 mg, a seconda del tipo.

Quali Sono le Cause della Sensibilità ai Salicilati?

La maggior parte delle persone è in grado di consumare cibi ricchi di salicilati quotidianamente o di prendere qualche asprina, in maniera totalmente tranquilla. Tuttavia, le persone che soffrono di sensibilità ai salicilati possono sperimentare effetti collaterali quando consumano un alimento o usano un prodotto che contiene anche piccole quantità di queste sostanze chimiche. Queste persone, infatti, hanno una ridotta capacità di metabolizzare i salicilati (2) ed espellerli correttamente dai loro corpi.

Si ritiene che la sensibilità al salicilato sia causata da una sovrapproduzione di leucotrieni, che sono mediatori dell'infiammazione collegati a una varietà di condizioni, tra cui l'asma, l'artrite reumatoide e la malattia infiammatoria intestinale. Questa sovrapproduzione è causata dall'inibizione del ciclo ossigenasi, un enzima che regola la produzione di leucotrieni.

L'accumulo di leucotrieni nel corpo porta a sintomi legati all'intolleranza al salicilato. Anche se la percentuale di persone che hanno un'intolleranza ai salicilati è sconosciuta, questa è più comune negli adulti che soffrono di asma. Infatti, si stima che il 2-22% degli adulti affetti da asma sia sensibile a questi composti.

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Sintomi della Sensibilità ai Salicilati

La sensibilità ai salicilati può manifestarsi con sintomi che ricordano molto le allergie (3), i raffreddori e le infiammazioni intestinali. I sintomi più comuni riguardano il tratto respiratorio, tuttavia, la pelle e il tratto intestinale possono essere ugualmente coinvolti. I sintomi più comuni includono:

♣ Naso otturato

♣ Infezione o infiammazione sinusale

♣ Polipi nasali e sinusali

♣ Asma

♣ Diarrea

♣ Aerofagia

♣ Dolore addominale

♣ Infiammazione intestinale (colite)

♣Orticaria

♣ Gonfiore della pelle

 

 

È bene tener presente, però, che i sintomi variano da persona a persona e la quantità di salicilati che innescano una reazione può variare a seconda della capacità dell'individuo di scomporla (4).

Pertanto, alcune persone presentano sintomi dopo essere state esposte a una piccola quantità di queste sostanze chimiche, mentre altre possono tollerare quantità maggiori prima che una reazione venga attivata.

Quali Alimenti Contengono Salicilati?

Frutta, verdura e spezie tendono ad avere un contenuto maggiore di salicilati, rispetto ad altri alimenti. I livelli di salicilati variano a seconda di diverse condizioni dell’alimento (5), come la crescita, la preparazione e la maturazione. Ad esempio, i frutti essiccati contengono quantità maggiori di salicilati rispetto ai frutti crudi, a causa della rimozione dell’acqua durante la lavorazione.

Gli alimenti con livelli più alti di questi composti sono:

Frutta: uva passa, prugne, albicocche, more, mirtilli, ciliegie, mirtilli rossi, uva, ananas, prugne, arance, mandarini e fragole.

Verdure: broccoli, cetrioli, gombo, cicoria, indivia, ravanello, zucchine, crescione, germogli di erba medica, melanzane, zucca, patate dolci, spinaci, carciofi e fave.

Spezie: curry, anice, pepe di Cayenna, aneto, zenzero, pimento, cannella, chiodi di garofano, senape, cumino, origano, peperoncino, dragoncello, curcuma, paprika, timo e rosmarino.

Altre fonti: tè, rum, vino, cordiali, aceto, sughi, mandorle, castagne d'acqua, miele, liquirizia, marmellata, gomme da masticare, sottaceti, olive, coloranti alimentari, aloe vera, patatine e cracker saporiti e aromi di frutta.

Questo elenco non è esaustivo, in quanto vi sono molte altre fonti alimentari ricche di salicilati (6). Oltre agli alimenti, essi possono essere trovati in una serie di prodotti non alimentari tra cui:

♣ Dentifricio alla menta

♣ Profumi

♣ Shampoo e balsami

♣ Collutorio

♣ Lozioni

♣ Farmaci

Inoltre, i salicilati possono essere assorbiti attraverso la pelle, quindi le persone che hanno maggiore intolleranza dovrebbero anche essere a conoscenza degli ingredienti contenuti in lozioni, detergenti e profumi che utilizzano. La fonte più potente di salicilati è l'aspirina (7) e altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), incluso l'ibuprofene.

Leggi anche: La Troppo Comune Intolleranza ai Carboidrati ed il Test Dietetico

Diagnosi e Gestione

Attualmente, non ci sono laboratori in cui si fa una ricerca sull’intolleranza causata dai salicilati presenti negli alimenti. La ricerca, infatti, ha sempre riguardato l’intolleranza ai salicilati contenuti esclusivamente nell’aspirina.

Il test standard per l'intolleranza al salicilato ai farmaci prevede l'esposizione o la provocazione, che comporta la somministrazione di una piccola quantità di acido salicilico e il monitoraggio dei sintomi. Questo test viene effettuato solo da professionisti del settore medico, in quanto possono verificarsi reazioni serie.

Tuttavia, una diagnosi di sensibilità all'aspirina e ad altri farmaci ad alto contenuto di salicilati non implica necessariamente che sia opportuno evitare cibi ricchi di salicilato (8). Questo perché farmaci come l'aspirina contengono quantità molto più elevate di essi rispetto agli alimenti e un'intolleranza è solitamente dose-dipendente.

Tuttavia, le persone che sono estremamente sensibili ai salicilati possono trarre vantaggio dal limitare l'assunzione di alimenti che li contengono. Per diagnosticare un'intolleranza ai salicilati contenuti negli alimenti, occorre fare una dettagliata anamnesi, tra cui tenere un diario alimentare e dei sintomi. Se si sospetta un'intolleranza, una dieta di eliminazione che esclude alimenti ricchi di salicilati è solitamente l'opzione di trattamento prescelta.

Piano Dietetico a Basso Contenuto di Salicilato

Gli adulti con un'alta sensibilità all'aspirina, che non hanno trovato sollievo con altri trattamenti, potrebbero provare una dieta a basso contenuto di salicilato (9). Ecco dei suggerimenti importanti da tenere a mente:

♦ Dovrebbero essere evitati solo gli alimenti con i più alti livelli di salicilati (vedi elenco sopra)

♦ Limitare gli alimenti ad alto contenuto di salicilato per un massimo di 4 settimane

♦ Reintrodurre lentamente gli alimenti ad alto salicilato, annotando i sintomi che si verificano in un diario alimentare e sintomatologico

♦ Assicurati di includere un sacco di frutta e verdura che non sono nella lista degli alimenti con alto salicilato

 

Qui di seguito un esempio di dieta (3 giorni) da seguire:

 

GIORNO 1

Colazione: cereali con latte, banana;

Pranzo: insalata con cavolo grattugiato, petto di pollo grigliato, formaggio grattugiato e condimento; mela verde sbucciata;

Cena: pesce al forno con riso integrale e cavoletti di Bruxelles tostati;

Spuntini: yogurt, pera sbucciata;

Bevande: acqua, latte.

 

GIORNO 2

Colazione: yogurt con muesli e pera affettata e pelata;

Pranzo: panino con pane integrale, petto di tacchino a fette, lattuga iceberg e formaggio;

Cena: burritos con tortillas integrali, uova strapazzate, fagioli neri, formaggio e cavoli tagliuzzati;

Spuntini: bastoncini di sedano con hummus, formaggio a pasta filata, mela verde sbucciata;

Bevande: acqua, latte.

 

GIORNO 3 

Colazione: farina d'avena con anacardi tritati;

Pranzo: panino al tonno con pane integrale, zuppa di lenticchie, pera sbucciata;

Cena: pollo al forno con purè (bianco) patate e fagiolini;

Spuntini: yogurt, banana, cracker integrali con formaggio a fette;

Bevande: acqua, latte.

Solo coloro che sono molto sensibili ai salicilati devono seguire una dieta limitata. Gli alimenti ricchi di questi composti hanno molti benefici per la salute e dovrebbero essere esclusi dalla dieta solo se si sospetta un'intolleranza.

Leggi anche: Intolleranza all'Istamina: Non è un'Allergia

Conclusioni

I salicilati sono una componente naturale di molti alimenti e si trovano in molti farmaci e altri prodotti non alimentari. Mentre la maggior parte delle persone può tollerare questi composti, alcuni sono estremamente sensibili ai salicilati. Per cui, se si è molto intolleranti potrebbe essere necessario evitare cibi, farmaci e prodotti che contengono livelli molto alti di salicilati.

I salicilati si trovano in innumerevoli cibi e prodotti, quindi è difficile evitarli completamente. Inoltre, le diete prive di salicilati (10) sono molto restrittive e potrebbero causare danni all’organismo. A causa della sua vasta gamma di sintomi, l'intolleranza al salicilato è spesso difficile da diagnosticare e le opzioni di trattamento sono limitate in questo momento. Se ritieni di poter essere sensibile ai salicilati, parla con il tuo medico per assicurarti una corretta diagnosi e una cura adeguata.

Fortunatamente però i ricercatori hanno dimostrato che l’olio di pesce può almeno ridurre la sensibilità al salicilato dopo 6-8 settimane di regolare assunzione (11). L’olio di fegato di merluzzo, essendo particolarmente ricco di vitamine A e D, ha dimostrato i migliori risultati, quindi facciamo in modo di sceglierne uno extra vergine, dove le vitamine e i nutrienti vengono più facilmente assimilate.

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Riferimenti:

1 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2695702/

2 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3871540/

3 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1503515/

4 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2014441/

5 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1380990/

6 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC333164/

7 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC404501/

8 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1639068/

9 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC200995/

10 - https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1006993/

11 -  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18795922

Matea Skubic
Sull'autore Matea Skubic

Mi chiamo Matea e sono una sostenitrice della salute olistica degli animali domestici. Amo la natura e gli animali sin da bambina e sono orgogliosa di prendermi cura dei nostri animali domestici. Tuttavia, il mio interesse per la salute olistica degli animali domestici è nato solo quando ho adottato la mia prima cagnolina che si chiamava Luna. Oggi, purtroppo, sempre più cani e gatti soffrono di diverse malattie. La mia Luna non faceva eccezione. Ha sofferto di malattie della pelle di natura allergica e di problemi di tosse canina Mi sono subito resa conto che la medicina veterinaria tradizionale non le forniva un aiuto sufficiente.

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