Un'infezione batterica si scatena nel corpo umano quando si ha l’invasione e la successiva proliferazione dei batteri nei tessuti e/o nel sangue. Per far si che un'infezione insorga nel corpo umano, la patogenicità del batterio deve superare le barriere difensive del sistema immunitario. In caso contrario, i germi saranno eliminati senza creare danni al corpo.
Le infezioni nascoste nel nostro organismo sono abbastanza comuni e possono essere alla base di molteplici disturbi; ecco una lista di quelli più frequenti:
♦ Fatica
♦ Mal di testa
♦ Cervello annebbiato
♦ Depressione
♦ Ansia
♦ Dolori e gonfiore
♦ Diarrea
♦ Stipsi
♦ Eczema
♦ Psoriasi
♦ Squilibri ormonali
♦ Aumento di peso
♦ Malattie autoimmuni
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Le Infezioni Intestinali "Nascoste"
Le infezioni intestinali "nascoste", ovvero che non ci rendiamo conto della loro esistenza, possono essere causate dalla presenza di batteri cattivi, da un’infezione (1) causata da un parassita o dalla presenza eccessiva di lieviti. Per accertarsi della presenza o meno di un’infezione intestinale è sufficiente effettuare un esame delle feci.
Tuttavia, è necessario fare un test delle feci con tre o quattro campioni, poiché alcuni parassiti vivono per cicli e non sono presenti in ogni movimento intestinale. Inoltre, i parassiti si aggrappano alle pareti dell'intestino e raramente si riversano nelle feci (2). Questo è un altro motivo per cui è necessario raccogliere più campioni di feci, per ottenere risultati ottimali.
Anche se il test delle feci ha un costo abbastanza elevato, spesso è necessario e importantissimo nell’individuazione delle cause alla base dei più comuni fastidi, come un’eccessiva stanchezza.
La maggior parte dei batteri intestinali è concentrata nel colon, mentre nell’intestino tenue né troviamo una piccolissima parte. Quando c’è un aumento dei batteri nell’intestino tenue, avvertiamo un senso di stanchezza e di affaticamento.
SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth): la Proliferazione Batterica nell'Intestino Tenue
La proliferazione batterica nell’intestino tenue è definita SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth). L'esame più semplice ed efficace per valutare la presenza di SIBO è un test del respiro al lattulosio (Breath Test).
Il lattulosio è un carboidrato che non viene assorbito dal corpo, diventando fonte di cibo per i batteri intestinali. Questi batteri, infatti, convertono il lattulosio in gas-idrogeno o gas metano.
Durante il Breath Test (3), vengono valutati i livelli di questi gas presenti al momento della respirazione e, a seconda di quanto velocemente si formano, è possibile capire se c’è un’infezione batterica intestinale. Il test al lattulosio viene effettuato la mattina digiuno e senza che il paziente abbia fumato o svolto attività fisica. Inoltre, è richiesta la sospensione dei farmaci non essenziali nelle dodici ore precedenti l’esame.
Il test può essere utile in quei pazienti che presentano disturbi gastrointestinali con flatulenza, meteorismo, diarrea, distensione e crampi addominali. L’esecuzione del test del respiro è semplice e non invasiva, ed è quindi sicura per il paziente e per l'operatore che lo effettua. L'esame consiste in una raccolta di campioni di aria espirata, prima e dopo l’ingestione di uno specifico zucchero, il lattulosio appunto, sciolto in acqua. L’esame ha una durata totale di 4 ore.
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Sindrome dell'Intestino Irritabile e Infezione SIBO
Un’infezione SIBO è abbastanza comune anche in chi soffre della sindrome dell’intestino irritabile (IBS) (4). Il test per identificare la presenza di IBS è molto semplice e consiste in un questionario chiamato Roma III.
Questionario Roma III
Ha avuto dolore o fastidio addominale ricorrente almeno 3 giorni al mese negli ultimi 3 mesi associati a 2 o più dei seguenti:
- miglioramento con la defecazione;
- insorgenza associata a un cambiamento nella frequenza delle feci;
- insorgenza associata a un cambiamento nell'aspetto delle feci.
Se la risposta che prevale è “SI”, allora probabilmente si è affetti da SIBO o IBS.
La sindrome SIBO, spesso, causa anche rosacea, fegato ingrossato, fibromialgia, dolore cronico. Le infezioni intestinali possono anche essere trovate con un semplice test delle urine - in particolare un test di acidi organici.
Forme nocive di lievito e batteri espellono i propri prodotti di scarto - o metaboliti - nel nostro corpo, causando un numero consistente di patologie (5) consequenziali. Il nostro corpo cerca di eliminare questi metaboliti, attraverso l’attività dei reni in modo che finiscano poi nelle urine. Quando si trovano metaboliti specifici in quantità elevate, con ogni probabilità si può avere una sottostante infezione del lievito o proliferazione batterica.
In particolare, il test degli acidi organici è uno dei pochi metodi efficaci per individuare la crescita eccessiva di lievito e la proliferazione batterica (6). Ma questo esame valuta anche i processi di disintossicazione, i ritmi di produzione di energia, lo squilibrio dei neurotrasmettitori e le carenze di nutrienti (specialmente per le vitamine B, vitamina C e CoQ10).
Come Curare la Maggior Parte delle Infezioni Intestinali
La maggior parte delle infezioni intestinali possono essere trattate con farmaci adeguati, prescritti dal proprio medico curante. Risulta importante, però, individuare le cause che hanno scatenato quella particolare infezione, in modo da estirpare il problema dalla radice (7).
L’aiuto di probiotici e prebiotici, diventano necessari al raggiungimento di questo obiettivo. La cura deve essere effettuata per un periodo di 2-3 mesi, così da poter scongiurare una ricaduta.
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È consigliabile attivarsi per prevenire l’insorgenza di infezioni intestinali, prestando particolare attenzione al proprio stile di vita. Ad esempio, le persone obese hanno maggiori probabilità di soffrire di malattie croniche a causa di un ambiente intestinale malsano. Il loro organismo potrebbe essere inadatto a fronteggiare l’insorgenza di infezioni, consentendo la proliferazione di funghi e batteri (8).
Per curare e mantenere in salute l’intestino è opportuno, quindi, seguire una dieta personalizzata sana, priva di sostanze che possono favorire le infiammazioni e intolleranze alimentari. La dieta di eliminazione è un metodo molto efficace per scoprire quali alimenti tolleriamo bene e quali meno, e la possiamo fare semplicemente a casa nostra per una durata di 2 settimane o 1 mese. Nella nostra Guida Olistica per la Salute troverete una dieta di eliminazione suggerita più spesso ai nostri clienti.
Se invece si soffre già di una infezione batterica o intestinale, la dieta più consona è quella senza zuccheri/amidi/carboidrati per il periodo del trattamento in quanto sono la fonte preferita di sostentamento dei batteri negativi, ma attenzione perchè si rafforzano anche con i metalli pesanti.
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Riferimenti:
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3752184/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4402728/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5347643/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6235916/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4711860/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3949258/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5296200/
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4402304/