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Parassiti

  • I Benefici del Clistere al Caffè

    Il clistere al caffè è un lavaggio che viene usato per la pulizia del colon, impiegato nella medicina alternativa e olistica, quando si inizia un trattamento depurativo.

    Si utilizza il caffè e non il classico clistere con solo acqua e sale per usufruire dei benefici che la caffeina offre al fegato: fa produrre più bile, apre i dotti biliari e fa in modo che la bile scorra. In questo processo, un fegato intossicato può scaricare molte delle sue tossine, donando sollievo a tutto il corpo.

    Il lavaggio del colon è uno dei più antichi trattamenti medici conosciuti dall'uomo. Nel più antico testo medico conosciuto, l'egiziano Ebers Papyrus (1.500 a.C.), si registra l'uso di clisteri.

    Il clistere di caffè fu concepito nel 1917 e apparve nel Manuale di Merck, un compendio di cure mediche ortodosse, fino al 1972 (1). All’inizio del 1900 gli scienziati tedeschi studiarono l'effetto della caffeina e scoprirono che era in grado di aprire i dotti biliari e aumentare la produzione di bile da parte del fegato (2).

    È stato il medico tedesco-americano Max Gerson che ha contribuito a mettere la procedura del clistere di caffè in pratica fino ad oggi. Esso ha iniziato a usare clisteri di caffè con i suoi pazienti affetti da tubercolosi e poi con i suoi pazienti oncologici.

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  • Parassiti Intestinali: come Riconoscere i Sintomi e come Debellarli Naturalmente

    Pensare di avere un parassita può essere un concetto spaventoso. Purtroppo un’infezione da parassiti non è così difficile da contrarre: i parassiti sono molto più comuni di quanto si pensi.

    È un errore credere che i parassiti esistano solo nei paesi sottosviluppati. In Italia esistono poche ricerche interessate a fornire dati sul disturbo della parassitosi intestinale, ma una carenza di dati non implica che questi patogeni abbiano cessato di essere un pericolo per la salute pubblica: i flussi migratori di fine millennio stanno infatti portando di nuovo alla ribalta questo disturbo.

    Degli studi svolti presso la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano (1), nel triennio 2007-2009, hanno verificato che il Blastocystis hominis è stato il protozoo più diffuso nella nostra popolazione. Inoltre segnalano anche la presenza di nuovi patogeni di importazione come Hymenolepis nana e Schistosoma mansoni.

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